Il Memoriale Giuseppe Garibaldi, inaugurato il 3 luglio scorso alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, primo museo nazionale dedicato interamente ad una figura storica, sarà aperto al pubblico da domenica. Realizzato a Caprera, nell'ex-forte militare Arbuticci rimarrà aperto, ad accesso gratuito, fino al 4 novembre. Con la Casa in cui Garibaldi trascorse l'ultima fase della sua esistenza, il nuovo Memoriale connota Caprera, non solo come parco naturale ma anche come un isola museo. Il progetto finanziato, oltre che dallo Stato, dalle Fondazioni di origine bancaria associate all'Acri con un contributo di 2,2 milioni di euro, pari a circa il 40% dell'intero valore dell'intervento (5,1 milioni di euro). Attingendo a materiali storico-documentari, il nuovo spazio espositivo ripercorre di fatto l'intera esistenza di Giuseppe Garibaldi; dalla nascita alla formazione politica che lo videro protagonista delle lotte per la libertà in Sud America, e in Italia per combattere nella prima Guerra d'Indipendenza e nella difesa della la Repubblica Romana. Il visitatore ripercorre l'intera esistenza di Giuseppe Garibaldi dall'impegno in America del Sud sino al lungo esilio, che lo porta a Tangeri, in Africa, quindi a New York, dove lavora nella fabbrica di candele di Meucci, poi in Sud America, in Australia e in Cina. Il memoriale ed è organizzato in diverse aree espositive dislocate negli ambienti ricavati dal restauro del Forte. La realizzazione è stata gestita dall'Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio per i 150 Anni dell'Unità d'Italia, diretta da Giancarlo Bravi, nell'ambito del Progetto "I luoghi della Memoria" coordinato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo che ha la delega alle celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità nazionale. Negli spazi espositivi caratterizzati da un approccio multimediale si alternano filmati e oltre 200 opere, tra documenti originali, quadri, importanti busti dell'eroe e oggetti provenienti dai maggiori musei italiani e dalla collezione Mario Birardi. Di particolare interesse, all'ingresso del museo la ricostruzione del Lombardo, il piroscafo con cui i Mille partirono da Genova alla volta della Sicilia il 6 maggio 1861 che Garibaldi stesso avrebbe voluto diventasse patrimonio dello stato italiano. La nave naufragata in Puglia è stata interamente riscostruita, in scala, basandosi su inediti materiali d'archivio. (Red – 12 lug )
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