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Neofascismo, Pd interroga governo su fatti Como. Braga: guardia alta

Roma, 10 mag - "Quella del governo è stata una risposta burocratica, peraltro data da un esponente del ministero delle Imprese, a dimostrazione della difficoltà di alcuni ministeri, Interno e Giustizia, a rispondere su questi temi". Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, che questa mattina in aula ha interrogato il governo in merito ai fatti che si sono verificati lo scorso 28 aprile in due località in provincia di Como, Dongo e a Giulino di Mezzegra, dove si sono svolte due manifestazioni di stampo neofascista. "Va premesso che da oltre trent'anni, nella domenica più prossima al 28 aprile, a Giulino di Mezzegra, nel comune di Tramezzina, si svolge una commemorazione dedicata a Benito Mussolini e Claretta Petacci, mentre sul lungolago di Dongo viene svolta una manifestazione nel corso della quale si ricorda la fucilazione di alcuni gerarchi della Repubblica sociale italiana. Negli ultimi anni, a Dongo, nella stessa giornata, si svolge anche una manifestazione antifascista, promossa dalla sezione dell'Anpi di Como": così Fausta Bergamotto, sottosegretaria alle Imprese e al made in Italy, leggendo in aula la risposta del Viminale e aggiungendo che "il questore ha adottato appositi provvedimenti, notificati agli organizzatori, con cui sono state imposte specifiche prescrizioni finalizzate, in particolare, ad evitare ogni forma di apologia del fascismo, ivi compreso il divieto di esporre labari, bandiere o altri simboli, di evidenziare atteggiamenti marziali e di effettuare il cosiddetto 'saluto romano'". "L'attività posta in essere dalla questura - informa il sottosegretario - ha consentito di identificare tra i partecipanti 34 aderenti a gruppi di estrema destra, già noti alle Forze dell'ordine, e di deferire 12 persone alla competente autorità giudiziaria per i reati di cui all'articolo 2 della legge n. 205 del 1993, la cosiddetta legge Mancino, e all'articolo 5 della legge n. 645 del 1952, cosiddetta legge Scelba". "Abbiamo preso atto del fatto che si è proceduto alle identificazioni, e che sono state avviate delle notizie di reato per alcuni di questi neofascisti, che hanno sfregiato quel territorio con quella manifestazione - sottolinea Braga - Credo che ci debba essere un'attenzione maggiore nel vietare queste manifestazioni, a fronte della ripetuta violazione delle prescrizioni date per il loro svolgimento. Penso che ci sia da alzare il livello di attenzione, perché stiamo registrando un aumento di questi casi e c'è forse una certa tolleranza, eccessiva, da parte di questo governo". Nel suo intervento in aula, la capogruppo dem ha ricordato come il 30 maggio ricorrerà un secolo dal celebre discorso di Giacomo Matteotti alla Camera, a cui dopo qualche giorno seguirono il rapimento e l'uccisione del deputato socialista: "Un discorso che verrà ricordato qui alla Camera, un omaggio dovuto alla figura di colui che credo sia stato il primo e più fiero oppositore del fascismo, che ha pagato con la sua vita la denuncia fatta nelle aule parlamentari di quello che era il fascismo, violenza e sopraffazione - sottolinea Braga - Ma credo che questa ricorrenza rappresenti anche un richiamo a tutte le forze politiche e democratiche ad alzare il livello di attenzione, contrastare i tentativi striscianti di evocazione e le manifestazioni come quella svoltasi a Dongo qualche settimana fa, che vogliono riproporre disvalori che nulla hanno a che fare con la nostra Costituzione nata dalla guerra di liberazione". (PO / Roc) ////

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