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Turismo delle radici: tappa a Mesoraca per Italea Calabria

Turismo delle radici: tappa a Mesoraca per Italea Calabria

“Accoglienza, ambiente, storia e cultura”. Con queste parole Emiliano Cistaro, direttore della Riserva naturale regionale del Vergari (Crotone), descrive Mesoraca e la Riserva, a margine della tre giorni tenutasi dal 9 all’11 maggio a Mesoraca (Crotone), organizzata dal progetto nazionale Italea, promosso in Calabria dal team di Radici in Viaggio Impresa sociale, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Mesoraca, assicura Cistaro, “oltre all’aspetto naturale e all’accoglienza” offre anche “un patrimonio storico e artistico come ce ne sono pochi in Calabria”. Per questo, “i mesorachesi che vivono all’estero hanno moltissimo a cuore la Riserva e non vedono l’ora di tornare per vedere i lavori. Noi intanto cerchiamo di attrarre più turisti nell’ambito del turismo ‘lento’, anche con iniziative come questa, con Italea”. Obiettivo raggiunto, dunque, ma “è solo un punto d’inizio”.

“Fare una mappatura di comunità significa mettere insieme cittadine e cittadini attorno a un tavolo e chiedere loro quali sono luoghi che rappresentano meglio alcuni temi specifici che raccontano il proprio territorio. È un modo per fermarsi, interrogarsi sulle potenzialità, le peculiarità ma anche sui difetti del luogo in cui vivono”. A spiegarlo è Angelo Carchidi, coordinatore degli Eventi di sensibilizzazione di Italea Calabria e coordinatore dei progetti di comunità, a margine della tre giorni tenutasi dal 9 all’11 maggio a Mesoraca (Crotone), organizzata dal progetto nazionale Italea, promosso in Calabria dal team di Radici in Viaggio Impresa sociale, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Durante questi incontri, prosegue Carchidi, “spesso proprio l’identità viene messa in discussione e ci si interroga sulla la vera identità del territorio”. Nello specifico, all’interno di Italea Calabria, “la mappatura ha l’obiettivo di individuare luoghi, storie e personaggi che possano diventare delle illustrazioni e delle cartoline. E serve anche a domandarsi come l’emigrazione ha cambiato i territori. All’interno degli incontri di comunità, poi, i cittadini raccontano anche storie di persone emigrate di seconda o terza generazione ed è anche un modo per riportarli nel territorio da cui provengono”.  Dal punto di vista del turismo, la mappatura insiste sulla capacità di raccontare e ospitare il turista e il viaggiatore: “Migliore è la consapevolezza rispetto a quello che siamo, migliore è il servizio e il valore dell’ospitalità che riusciamo a offrire”. La mappatura, insomma, “fa parte di quegli strumenti che servono a raggiungere gli italiani all’estero partendo proprio dalle comunità, quindi un doppio strumento: la mappatura rivolta al territorio e gli strumenti digitali, il sito, la comunicazione che servono a parlare agli italiani all’estero”.

(Ufficio Stampa Italea Calabria Maria Pia Tucci - 13 mag)

(© 9Colonne - citare la fonte)