Roma, 10 giu - “La Geo Barents sta procedendo verso il porto di Genova con 165 persone salvate a bordo, di cui il medico, il team di supporto psicologico e anche il team che si occupa degli affari umanitari si sta prendendo cura. Ci sono molte persone che raccontano le violenze, abusi, torture. Dall'altra parte ieri (sabato, ndr) abbiamo sbarcato le salme delle 11 persone che abbiamo recuperato nella giornata precedente. Sono state sbarcate su una motovedetta della Guardia costiera e portate poi a Lampedusa. Ci auguriamo da una parte che siano riconosciute tutta la dignità possibile, sebbene, come già noto, i morti erano in mare da molto tempo e sarà sicuramente molto difficile capire chi fossero queste persone, quali le loro storie informare magari i familiari”. Così Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi a bordo della Geo Barents di Medici Senza Frontiere, in un video registrato ieri a bordo della nave. “Dall'altra parte, questa è una delle ennesime tragedie che ci riconsegna soltanto alcuni dei corpi che sicuramente sono parte di un naufragio che ha coinvolto molte più persone e sono di nuovo un segno tangibile di quelle che sono le conseguenze delle scelte politiche sui confini a Sud dell'Europa, delle scelte politiche, di quello che vuol dire non assicurare che ci siano dei passaggi sicuri e dei canali sicuri per le persone che sfuggono da situazioni in cui, tra l'altro, i paesi occidentali sono anche tra le cause”.

(PO / Sis)