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direttore Paolo Pagliaro

TRA NETANYAHU E IDF
SI ALLARGANO LE CREPE

TRA NETANYAHU E IDF <BR> SI ALLARGANO LE CREPE

Fanno discutere, in Israele e non solo, le dichiarazioni del portavoce delle forze armate dello Stato ebraico, il contrammiraglio Daniel Hagari, che ieri in un’intervista a Channel 13 News ha definito “attualmente irraggiungibile” l'obiettivo bellico a più riprese dichiarato dal premier Benjamin Netanyahu di sradicare completamente il gruppo terroristico Hamas. Sembrano dunque acuirsi le tensioni tra il governo e la leadership della difesa in merito alla conduzione della guerra a Gaza. “Questa faccenda di distruggere Hamas, di far sparire Hamas, è semplicemente gettare sabbia negli occhi del pubblico”, ha detto Hagari, aggiungendo che “Hamas è un’idea, Hamas è un partito. È radicato nel cuore della gente: chiunque pensi che possiamo eliminare Hamas sbaglia”, ha continuato. Hagari ha inoltre avvertito che “se il governo non trova un'alternativa”, Hamas “rimarrà” nella Striscia di Gaza.

Non si è fatta attendere la risposta dell’ufficio del premier, che in un comunicato ha ribadito che “uno degli obiettivi della guerra è la distruzione delle capacità militari e di governo di Hamas” e che “Le forze di difesa israeliane sono ovviamente impegnate in questo senso”. Va detto che, secondo indiscrezioni giornalistiche, anche il capo di stato maggiore dell'IDF Herzi Halevi e il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, avrebbero recentemente avuto aspre discussioni con Netanyahu dovute a una diversa visione sulla pianificazione strategica, il tutto mentre il leader del partito di Unità Nazionale, Benny Gantz, si è dimesso la scorsa settimana dal gabinetto di guerra in aperta polemica con la politica del premier. Intanto, dalla Striscia giungono ancora notizia drammatiche. Secondo fonti sanitarie palestinesi, le forze israeliane avrebbero bombardato durante la notte alcune zone centrali dell’enclave, uccidendo tre persone e ferendone dozzine di altre, mentre i carri armati hanno intensificato le operazioni a Rafah, nel sud. L’aviazione israeliana ha inoltre colpito una casa nel campo di Al-Nuseirat, uccidendo due persone e ferendone altre 12, mentre i carri armati hanno bombardato aree nei campi di Al-Maghazi e Al-Bureij, ferendo molti altri civili, stando ai resoconti sempre di fonti ospedaliere. Nuseirat, Maghazi e Bureij sono tre degli otto storici campi profughi di Gaza. Nel mirino inoltre anche  Deir al-Balah, centro ormai colmo di sfollati nel centro della Striscia, dove un attacco aereo avrebbe causato la morte di un palestinese e il ferimento di diversi altri. (20 GIU - deg)

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