“Il rapporto tra montagna e medicina – ha dichiarato il Dr. Antonio Ferro, Direttore Generale dell’Apss di Trento – è un tema da sempre molto importante e sentito."
IL “MEDICO CONDOTTO”
“Il rapporto tra montagna e medicina – ha dichiarato il Dr. Antonio Ferro, Direttore Generale dell’Apss di Trento – è un tema da sempre molto importante e sentito. Basti pensare quale importanza ha avuto la figura di quello che, in passato, si chiamava “medico condotto”, ora medico di famiglia, fondamentale per le popolazioni delle valli più periferiche e decentrate. Lo stesso rapporto che si ripropone anche adesso in una forma più attuale. Penso soprattutto alle legittime esigenze della popolazione e delle comunità locali per quanto riguarda la presenza di presidi e di servizi considerati fondamentali, come i punti nascita, la medicina e la pediatria di famiglia”. “È importante garantire una Sanità territoriale accessibile che permetta alle comunità che ci vivono e anche a quelle che soggiornano di usufruire dei servizi sanitari negli stessi territori montani – sottolinea la prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente Società Italiana d’Igiene – È altrettanto importante riflettere e tenere conto del rapporto tra la montagna e diversi tipi di paziente, della prevenzione vaccinale e dei consigli nutrizionali a chi frequenta questo straordinario ambiente”.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Tanti gli argomenti affrontati, si è parlato del rapporto tra Sanità pubblica e montagna, degli effetti del clima alpino sulla salute dei bambini e degli anziani, fino ad affrontare tematiche specificamente mediche, come i rischi e benefici dell’ambiente montano per i pazienti cardiopatici, neurologici e pneumologici. Un tema che non poteva mancare è stato anche quello dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute dei ghiacciai e, in particolare, sull’equilibrio e sulla fragilità dell’ambiente montano. Si pensi, ad esempio, alla progressiva riduzione della superficie dei ghiacciai - che potrebbe far temere per una loro definitiva scomparsa nel giro di pochi decenni - ma anche delle conseguenze sulla salute di chi in montagna ci vive o la frequenta. E che ha diritto a ricevere le stesse cure degli altri.