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IA, Ronzulli: grandi opportunita', ma riflettere seriamente su rischi

Roma, 9 lug - "Una delle questioni più delicate dell'intelligenza artificiale di ultima generazione è quella della formazione di documenti non veri: la questione delle fake news è datata più o meno all'inizio del mondo, nella Genesi la troviamo con il serpente, fu una fake news il cavallo donato da Ulisse ai Troiani, o più recentemente la preparazione dello sbarco in Normandia. Ma venendo all'oggi, la galassia dei social network e l'improvvisa diffusione dell'intelligenza artificiale dimostrano quanto l'accurata e laboriosa ricerca del vero, che Cicerone indicava nel 'De officiis', si impone non solo come esigenza esistenziale ma anche sociale e politica". Così Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, introducendo nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il convegno “Intelligenza Artificiale e dati: quale futuro?”, evento promosso da Aindo, scaleup nata dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia di generazione di dati sintetici. "L'intelligenza artificiale - continua l'esponente di Forza Italia, che all'inizio del suo intervento ha letto, rivelandolo solo dopo, un discorso predisposto da un software - pone interrogativi, desta ammirazione e meraviglia ma allo stesso tempo preoccupazione, richiede riflessioni e analisi. Il tema che ci poniamo è: 'l'intelligenza artificiale: quale futuro?', e questa domanda sottolinea la necessità di analizzare attentamente le sfide e le opportunità che porta con sé. L'intelligenza artificiale consente di migliorare i processi decisionali, di ottimizzare le operazioni aziendali e persino sviluppare soluzioni innovative in settori come salute, ambiente, istruzione, contribuisce nell'affrontare sfide complesse come quella del cambiamento climatico, ma penso anche alla medicina, sia sotto il profilo della ricerca che quello della cura". "Uomo e macchina - ribadisce Ronzulli - possono collaborare insieme e migliorare di gran lunga la qualità della vita, ma dall'altro lato l'adozione diffusa dell'intelligenza artificiale pone diversi interrogativi etici e sociali, sul futuro del lavoro, sulla protezione dei dati personali, sull'equità nell'accesso alle tecnologie basate sull'Ia e sulle implicazioni di una crescente dipendenza da sistemi automatizzati". "Non posso - aggiunge la vicepresidente del Senato - che esprimere il mio ringraziamento per come Aindo non solo sia protagonista di questa rivoluzione tecnologica, ma tenga anche acceso un faro su un tema delicato come la sicurezza". (PO / Roc) ////

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