Roma, 19 lug – "Si chiama Dl Casa ma di fatto è un decreto che salva gli abusi ed è a favore della rendita immobiliare, non dà nessuna risposta al fabbisogno abitativo e consente dei cambi di destinazione d'uso e l'abitabilità di spazi che abitazioni non sono, ma sono dei loculi di 20 mq alti 2 metri e quaranta in cui non so chi potrà andare a vivere. Questo comporterà sicuramente un aumento dei costi delle abitazioni e un'espulsione delle persone meno abbienti dalle nostre città". Così Francesca Ghirra, deputata Alleanza Verdi e Sinistra, intervenuta in dichiarazione di voto in aula sul decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. "Secondo noi, intanto – aggiunge - si dovrebbe dare risposta alle oltre 700 mila famiglie che sono in lista d'attesa per una casa popolare, senz'altro manutenendo i 90 mila alloggi attualmente non disponibili in quanto non adeguati, e poi convertendo tutto il patrimonio dismesso del demanio civile e militare per realizzare abitazioni: ciò consentirebbe sia di dare risposte a chi ha diritto a una casa popolare, ma anche alle famiglie che hanno difficoltà a trovare una casa in affitto a causa della proliferazione dei bed and breakfast e del turismo diffuso nei centri storici, nonché ai tanti studenti che non trovando posto nelle Case degli studenti sono costretti a ricorrere al mercato libero degli affitti, con costi folli". (PO / Roc) ////