Roma, 12 set - “Il governo sta manifestando il suo volto più retrivo, repressivo, illiberale in questo provvedimento e nell'approvazione di questi articoli, senza dare nessuno spazio alle modifiche sicuramente migliorative delle forze di opposizione". E’ molto netta Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle, nel commentare l’andamento dei lavori dell’aula sul ddl Sicurezza, che riprenderanno la prossima settimana ma che intanto hanno già visto, tra ieri e oggi, l’approvazione di molti articoli importanti. Tra questo quello relativo alle detenute madri: “Certamente è gravissimo aver approvato la possibilità, anche in via facoltativa, di tradurre in carceri le donne in stato di gravidanza e con bambini piccolissimi fino a tre anni – sottolinea Carmina - Basti ricordare il famoso film di Vittorio De Sica ai tempi del neorealismo, con Sofia Loren che interpretava la mamma che per sopravvivere vendeva sigarette di contrabbando e che ogni volta rimaneva incinta per evitare il carcere (Ieri, oggi e domani, film del 1963, ndr): è un principio che anche durante l'epoca fascista non era stato toccato, quindi qua stanno producendo una legislazione ancor peggiore rispetto a quella più restrittiva prodotta nel ventennio nel codice Rocco”. Secondo Ida Carmina “la situazione è molto grave, io non so se la gente si rende conto di quello che stanno facendo, fra l'altro neanche tanto larvatamente perché l'ha dichiarato l'onorevole Matone (della Lega, ndr): è un provvedimento diretto contro le madri Rom. Siamo al diritto penale d'autore, che non persegue gli autori del fatto in base alla condotta che hanno tenuto, ma è una norma discriminatoria volta a mettere in carcere chi fa parte di una determinata etnia. Siamo quasi alle leggi razziali. Io sono davvero esterrefatta di questa deriva così antidemocratica che sta esprimendo questa maggioranza. Mi stupisco delle posizioni di FI, che comunque è una forza moderata che si caratterizzava per essere liberale, garantista”. Carmina parla di “garantismo di classe” perché noi vediamo che la donna ricca che con il Suv uccide investendo per quattro volte un povero disgraziato algerino di 47 anni che aveva rubato magari, per sopravvivere una borsetta, e viene messa agli arresti domiciliari. E magari la donna che fa il furtarello, incinta, con bambini piccoli, la mettiamo in carcere lei e il bambino. Il che significa anche che le colpe dei padri, in questo caso dalle madri ricadono sui figli. Ed è un principio assolutamente illiberale al di fuori anche della tutela dei diritti umani che viene dalle convenzioni internazionali approvate dall'Italia, come quella dell'ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza”. (PO / Sis)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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