Roma, 16 set - "Quello della cittadinanza è un tema su cui torneremo, con tutti gli strumenti che l'azione parlamentare ci offre: la nostra mozione vuole dare un orientamento chiaro, ovvero che ci vogliono tutti gli 'ius', evitando di polarizzare il dibattito e confondere l'opinione pubblica cercando divisioni tra chi è favorevole a uno ius piuttosto che a un altro. Noi pensiamo invece che la riforma della cittadinanza debba essere organica, complessa, avanzata perché deve tenere insieme tutte le storie che ormai conosciamo da vent'anni". Così Ouidad Bakkali, deputata Pd, firmataria di una mozione sulla cittadinanza in discussione generale oggi in aula alla Camera. Va affrontata la questione nella sua complessità - continua -: ius soli, quindi chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente residente qui da un anno divienen cittadino italiano, perché è interesse di questo Paese che la popolazione giovanile rimanga qui. Lo Ius scholae parla invece a chi arriva in Italia dal primo giorno fino ai 12 anni, che frequenti almeno 5 anni di scuola compresa quella dell'infanzia per acquisire la cittadinanza. E poi la naturalizzazione, dobbiamo allinearci ai Paesi europei che stanno andando tutti verso i 5 anni di residenza legale continuativa per diventare cittadini, come ha fatto la Germania lo scorso anno, come già è in Francia e in Inghilterra da tanti anni". "Chiediamo anche - conclude la parlamentare dem - l'abolizione di quell'odioso contributo di 250 euro introdotto dalla Lega tanti anni fa: la cittadinanza non si compra, non è un premio ma fa parte di quel patto tra cittadini e Stato che vediamo concretizzarsi nella scuola, nelle comunità, nel volontariato. Questo è il dibattito serio e responsabile che vogliamo sottoporre al Parlamento". (PO / Roc) ////