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Violenza donne, Semenzato: sport e autodifesa personale importanti per prevenzione

Roma, 19 set - "Uno dei punti d'inchiesta della Commissione è proprio lo sport, come veicolo di comunicazione e come veicolo di prevenzione, di consapevolezza nella lotta alla violenza di genere, ma anche contro il bullismo e il body shaming". Così Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, che ha promosso un nuovo appuntamento della rassegna “Autrici a confronto”, nell’ambito del taccuino dedicato ai “Nuovi linguaggi contro la violenza di genere”. Protagonisti Angelica Tarabelli, autrice del libro “Metodo Globale di Autodifesa Femminile M.G.A. Donna” con Domenico Falcone – Presidente F.I.J.L.K.A.M. (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) e Giancarlo Bagnulo, autore del libro “Programma tecnico di JU JITSU metodo Bianchi”. "Oggi - aggiunge - il tema dello sport l'abbiamo declinato attraverso due autori che hanno parlato di arti marziali, individuando quanta energia può venire da queste discipline: non si risponde alla violenza con la violenza ma si risponde soprattutto con la denuncia, e le arti marziali ci insegnano soprattutto ad uscire dalla situazione di difficoltà. Abbiamo parlato di sport in relazione alla violenza di genere, in una prospettiva completamente diversa, che mette di nuovo la donna al centro come elemento fondamentale di consapevolezza per combattere la violenza di genere; l'altra consapevolezza è sul fatto che c'è una rete intorno che può aiutarla ad uscire da quel momento di crisi". "Ricordiamoci che domani, 20 settembre - sottolinea Semenzato - ricorre l'anniversario dell'inserimento del comma nell'articolo 33 della Costituzione dedicato allo sport come contenitore di valori educativi: oggi avevamo anche gli atleti del Centro sportivo delle Fiamme Gialle, che vanno nelle scuole portando la loro esperienza di educazione attraverso lo sport, che ci insegna a competere in modo sano, il valore del raggiungimento degli obiettivi, dell'allenamento e del rispetto dell'avversario. Tutto questo oggi l'abbiamo visto nel tema dell'autodifesa personale delle donne, di cui abbiamo parlato, passando attraverso la ricognizione dei sagnali di pericolo, tasto su cui battiamo specialmente nei casi di violenza domestica, in cui è necessario riconoscere dei segnali che sembrano la normalità, ma che tale non sono per le donne e per le giovani donne" conclude la presidente della Commissione Femminicidio. (PO / Roc) ////

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