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direttore Paolo Pagliaro

''PER UE CAMPIONI
SOVRANITA' CONDIVISA''

''PER UE CAMPIONI <BR> SOVRANITA' CONDIVISA''

"La supremazia tecnologica è una componente rilevante nel rapporto tra gli Stati. Il trasferimento delle tecnologie tra Paesi è sempre stato un segno di fiducia e di condivisione, di crescita. In questa corsa, l’Europa deve poter competere a parità di condizioni e si impone, in questo senso, la capacità di dar vita a “campioni” europei, espressione di sovranità condivisa". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al XVII Simposio Cotec Europa, organizzato dalle Cotec di Portogallo, Spagna e Italia, tenutosi al Teatro Pérez Galdós, a Las Palmas de Gran Canaria in Spagna, alla presenza del Re di Spagna, Felipe VI. "L’Unione Europea è debole nelle tecnologie emergenti, quelle che guideranno la crescita futura: soltanto quattro - come abbiamo poc’anzi ascoltato - delle cinquanta aziende tecnologiche più importanti del mondo sono, infatti, europee" sottolinea Mattarella, citando il rapporto sulla competitività redatto da Mario Draghi, aggiungendo: "Possiamo quindi concordare sul fatto che l’Europa debba riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione. Spesso ci si riferisce all’Europa come al 'vecchio continente', ma è ben noto che questa espressione è sorta per distinguerla dal 'nuovo mondo', ma non per indicare un presunto irrimediabile invecchiamento della sua civiltà". "L’Unione Europea, attraverso la normativa sull’Intelligenza Artificiale, ha cercato di reagire, instaurando il primo quadro giuridico in assoluto sul tema, che affronta i rischi per l’esercizio della libertà dei cittadini insiti in questi strumenti e pone l’Europa in una posizione di avanguardia, di leadership a livello mondiale - ricorda Mattarella - È questo un esempio del valore dell’Unione, capace di affermare modelli e standard a livello internazionale. Basta ricordare l’esperienza nel settore delle telecomunicazioni messa a frutto con la rete Gsm o quella del sistema di navigazione satellitare Galileo per comprendere come l’Europa possa avere un ruolo". "Sovranità tecnologica, naturalmente, non significa chiusura, arroccamento o protezionismo, atteggiamenti che finirebbero per indebolire e per marginalizzare ulteriormente l’Europa e tutti gli Stati dell’Unione Europea" ribadisce il capo dello Stato, affermando: "Al contrario, è un cantiere in cui potenziare la ricerca, per affrontare con coraggio la transizione digitale, cogliendo i vantaggi della intelligenza artificiale nella gestione dei cambiamenti epocali che essa produce. È significativo che per sviluppare questo cantiere sia stata nominata un’apposita commissaria dell’Unione per la sovranità tecnologica, Henna Virkkunen". (Roc)

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