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direttore Paolo Pagliaro

E-R CHIEDE STATO EMERGENZA,
DA GOVERNO SUBITO 20 MLN

E-R CHIEDE STATO EMERGENZA, <br> DA GOVERNO SUBITO 20 MLN

Sono circa 2.500 a oggi le persone evacuate, la gran parte in via precauzionale, nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione, con tecnici e imprese che stanno già lavorando per ripristinare gli argini nelle parti colpite: non si registrano infatti più fuoriuscite d’acqua su Senio e Lamone. Intanto, le previsioni meteo virano verso un deciso miglioramento, con i prossimi tre giorni di tempo sereno. Questa mattina la presidente della Regione, Irene Priolo, ha effettuato una ricognizione in elicottero sulle aree alluvionate, in particolare Lugo e Traversara di Bagnacavallo, nel ravennate, e Idice nel bolognese. Nel primo pomeriggio poi Priolo incontrato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci dopo il botta e risposta di ieri sui fondi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, il commissario straordinario per la ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo.

- Contestualmente è stata inviata al Governo la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, per la quale la premier Meloni ha convocato per domattina alle 11 il Consiglio dei Ministri. “Abbiamo chiesto al Governo di accogliere tempestivamente la richiesta di stato di emergenza per assicurare il sostegno alle popolazioni più colpite, in particolare delle province di Ravenna e Forlì-Cesena e della Città metropolitana di Bologna- ha affermato Priolo-. Da parte nostra prosegue senza sosta l’impegno di assistenza alla popolazione e di ripristino dei primi danni causati dal ciclone Boris. Continuiamo a essere al fianco delle comunità e degli amministratori”.  Da parte sua Meloni, in una nota ufficiale, ha ribadito la solidarietà del Governo alla popolazione colpita, anticipando che provvederà a stanziare 20 milioni di euro per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali, e che ulteriori stanziamenti saranno resi disponibili all'esito delle ricognizioni successive all'emergenza.

(Sis)

 

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