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TRENTODOC VERSO
LE ‘TERRE INCOGNITE’

TRENTODOC VERSO <BR> LE ‘TERRE INCOGNITE’

“La sfida futura di Trentodoc è sempre più oltre confine: noi dobbiamo avere il coraggio di portare le nostre bollicine di montagna nel mondo, orgogliosi della nostra identità”: così Matteo Lunelli, presidente e Ceo di Ferrari Trento, intervenuto all’evento “Terre incognite. Le nuove aree di produzione e consumo del vino”, nell’ambito di Trentodoc Festival. “La specificità e l’unicità delle bollicine del Trentino - aggiunge - sono ormai riconosciute anche dagli opinion leader, i titoli e le medaglie conquistati anche recentemente lo dimostrano: non solo come Ferrari Trento siamo stati i produttori dell’anno, ma il Trentodoc è la regione italiana più premiata. Bisogna però portare tutto questo ai consumatori finali, il mondo è enorme ma è una grande opportunità. Il primo mercato sono gli Usa, poi c’è l’Asia dove il Giappone riconosce il Ferrari e il Trentodoc come una bollicina d’eccellenza. La Cina è ancora un mercato complesso ma che in futuro deve rappresentare un’opportunità. Negli Medio Oriente gli Emirati Arabi sono una grande vetrina dove vogliamo essere presenti, poi in prospettiva futura l’Arabia Saudita. La nostra fortuna è che il mondo è appassionato dello stile di vita italiano,  e il Trentodoc ne è l’espressione” conclude Lunelli. “Rappresentiamo una regione meno conosciuta dello champagne, che si sta mettendo in luce in questo momento con tanti nuovi produttori e tanti vini diversi e molto interessanti”: così  Arnaud Fabre, presidente di Alexandre Bonnet. “Il consumatore di champagne - aggiunge - cerca nuove esperienze: noi produciamo vini con il senso del territorio, che una personalità e una identità molto forti, rispondendo ai gusti dei consumatori”. “La Cina è una delle ‘terre incognite’, considerata o un eldorado o un inferno dai nostri produttori, imo provato a sdrammatizzare rappresentando un quadro abbastanza vicino alla realtà di quello che accade in quel Paese. Non si tratta di trasformare l’’incubo’ Cina in un ‘paradiso’, ma certamente di far cogliere le opportunità ai nostri produttori”:  così Simone Incontro, general manager Veronafiere Greater China.

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