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direttore Paolo Pagliaro

SCHLEIN: BASTA
CONSORTERIE IN LIGURIA

SCHLEIN: BASTA <BR> CONSORTERIE IN LIGURIA

“Con la candidatura di Bucci, Toti ha trovato il modo di non dimettersi. Il sindaco è in assoluta continuità con Toti”. Lo afferma la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, in una intervista a La Stampa. Oggi a Genova per sostenere la candidatura alla presidenza della Regione Liguria di Andrea Orlando, la leader dem parla di “sfida fondamentale”: “La Liguria, per la situazione in cui versa, rischia di perdere i fondi del Pnrr, che non riguardano soltanto le infrastrutture ma anche i servizi socio-assistenziali e i finanziamenti ai Comuni: la Regione è paralizzata da mesi, sindaco e mezza giunta di Genova sono candidati e quindi rischia di bloccarsi anche Genova, le due Autorità portuali non hanno un presidente. Come si risolleva la Liguria presto e bene è un tema decisivo. Ma c'è un altro argomento importante, su cui giustamente sta insistendo Andrea Orlando in questi giorni. In Liguria bisogna riportare la democrazia al posto delle consorterie e dei giri chiusi che decidevano come utilizzare i beni comuni. È la speranza di una vittoria della democrazia sull'oligarchia”. Quindi sottolinea che la candidatura del sindaco di Genova, Marco Bucci è “in assoluta continuità con Toti”: “Non l'abbiamo visto contrastare in questi anni la privatizzazione strisciante della sanità ligure, e non mi pare che abbia fatto qualcosa per evitare i ritardi degli ultimi mesi sulle infrastrutture. Noi abbiamo fatto una scelta completamente diversa”. E spiega che Andrea Orlando è “il candidato più forte e autorevole per garantire l'impegno sulle priorità che servono alla Liguria: la sanità, una re-industrializzazione che si accompagni alla conversione ecologica, la scuola, un lavoro di qualità per i giovani, che non se la passano bene in Liguria, perché mancano politiche industriali nuove che producano lavoro buono e gratificante. Bucci non ci spaventa, si pone in assoluta continuità con Toti. E chi invece vuole cambiare può scegliere noi e Andrea Orlando”, “la persona più titolata a incarnare politiche che difendano la re-industrializzazione sostenibile e il lavoro”. (23 set - red)

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