Roma, 25 set - "Una storia di resilienza, di forza, di una donna che non si è arresa all'uomo violento e che trova tanti punti attuali, perché la sua denuncia è stata sottovalutata come la chiamata che fece quel giorno stesso alle forze dell'ordine"
Così Martina Semenzato, presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni altra forma di violenza di genere, che ieri alla Camera ha promosso la presentazione del libro ""Io non muoio", in cui la giornalista Emilia Condarelli racconta la storia di Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta al fuoco appiccatole dall'ex marito. "Questa storia - sottolinea Semenzato- ci insegna che l'attenzione deve essere massima ieri come oggi: è vero che nel 2019 è entrato in vigore il Codice Rosso, che tanti passi fondamentali a tutela delle donne sono stati fatti, ma in quest'occasione abbiamo parlato di in fattore fondamentale, di come si palesa la violenza. Quella raccontata da Maria Antonietta Rositani - sottolinea - è la storia di una violenza subita per anni, in cui la denuncia è scattata solo nel momento in cui il.marito ha picchiato la figlia: una dinamica che purtroppo noi viviamo quotidianamente, quella di donne che subiscono per anni prima di trovare il coraggio di denunciare, e che denunciano soltanto quando c'è un momento scatenante come le violenze sui figli, DIventa allora fondamentale la consapevolezza delle donne sul fatto che come si evidenzia una violenza vada subito denunciata, e subito devono attivarsi i meccanismi di protezione per la donna e i suoi figli. Maria Antonietta porta sulla pelle le cicatrici della violenza ma con questo libro lancia una messaggio di speranza: dalla violenza di genere si può uscire" conclude la presidente della Commissione Femminicidio. (PO / Roc) ////