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direttore Paolo Pagliaro

LAGARDE: MONDO CAMBIA
UE RESTA INDIETRO

LAGARDE: MONDO CAMBIA  <BR> UE RESTA INDIETRO

"Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa resta indietro. La diagnosi e il rimedio sono chiari: l’Ue deve unirsi e affrontare le sfide strutturali per aumentare la propria competitività". Così la presidente della Bce Christine Lagarde, nel suo intervento in audizione al Parlamento europeo. "Il progresso dell’unione dei mercati dei capitali è una parte importante di questa agenda, ma non l’unica - sottolinea Lagarde -  Saranno inoltre necessari sforzi significativi per rafforzare la resilienza economica dell’Europa e decarbonizzare l’economia. Ciò richiederà investimenti sostanziali nei prossimi anni, che dovranno provenire sia da fonti private che pubbliche. I progressi in questi ambiti non solo miglioreranno la capacità dell’Europa di resistere a futuri shock economici, ma aiuteranno anche la Bce a mantenere la stabilità dei prezzi". La numero uno dell'Eurotower cita Jacques Chirac, “la costruzione dell’Europa è un’arte. È l’arte del possibile", e così si rivolge agli eurodeputati: "Questo Parlamento ha già trovato il modo di far avanzare l’Europa e confido che lo farà ancora. Il futuro dell’Europa è nelle vostre mani". Futuro immediato che è fatto di numeri: "In prospettiva, il livello contenuto di alcuni indicatori di indagine suggerisce che la ripresa si trova ad affrontare ostacoli - sottolinea Lagarde -  Ci aspettiamo che la ripresa si rafforzi nel tempo, poiché l’aumento dei redditi reali dovrebbe consentire alle famiglie di consumare di più. Le ultime proiezioni della Bce prevedono una crescita dell’economia dello 0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026". L’inflazione, aggiunge la presidente della Bce, "potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno poiché i precedenti forti cali dei prezzi dell’energia verranno eliminati dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l’inflazione tornerà al livello target in modo tempestivo. Ne terremo conto nel prossimo incontro di politica monetaria di ottobre. Le proiezioni degli esperti della Bce di settembre prevedono un’inflazione media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026". Lagarde assicura: "Siamo determinati a garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo a medio termine del 2% in modo tempestivo. Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione, concentrandoci sulle prospettive di inflazione, sulla dinamica dell’inflazione sottostante e sulla forza della trasmissione della politica monetaria. I tassi ufficiali saranno mantenuti sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere il nostro obiettivo".

(© 9Colonne - citare la fonte)