Malindi - Nell’ambito della sua visita ufficiale in Kenya, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha visitato il centro spaziale “Luigi Broglio” a Malindi, nella penisola di Ngomeni. Urso è stato accompagnato dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, dal generale Franco Federici, consigliere militare della presidente del Consiglio e segretario del Comitato interministeriale per lo spazio, da una delegazione delle principali aziende italiane del settore aerospaziale (Avio, Leonardo, Telespazio) e dal delegato per l’aerospazio di Confindustria, Giorgio Marsiaj. Dopo una visita al Centro spaziale Asi di Malindi, Urso e il ministro della Difesa del Kenya, Soipan Tuya, hanno presieduto una riunione del Consiglio congiunto dei ministri. Al centro dell’iniziativa il futuro del centro spaziale di Malindi, dove attualmente operano 200 persone: questa base, gestita dall’Agenzia spaziale italiana, e l’annessa Scuola internazionale di formazione in discipline spaziali, potrebbero diventare il fulcro, nell’ambito del Piano Mattei, di una cooperazione spaziale allargata ai paesi del Corno d’Africa e dell’Africa orientale. "Oltre 60 anni fa, l'avventura spaziale dell'Italia ebbe inizio proprio da Malindi. Oggi desideriamo conferire una nuova mission a questa base, che potrebbe diventare il luogo di formazione per gli operatori dello Spazio dei paesi africani che hanno appena costituito la loro Agenzia spaziale continentale", ha dichiarato il ministro Urso. L'agenzia spaziale africana avrà sede a Il Cairo, dove il ministro Urso si è già recato per porre le basi della futura collaborazione con l'Italia. L'Agenzia Spaziale Italiana "potrebbe inoltre formare il primo astronauta keniano, e quindi africano, della storia, con le stesse modalità con cui sono oggi formati gli astronauti italiani" ha aggiunto Urso. (9colonne)
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