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direttore Paolo Pagliaro

MAFIE, A ROMA, MILANO
E NAPOLI BOOM
DI RICICLAGGIO IN BANCA

MAFIE, A ROMA, MILANO <br>E NAPOLI BOOM <br>DI RICICLAGGIO IN BANCA

C’è una esplosione dell’infiltrazione mafiosa nell’economia reale e nella finanza: il termometro delle operazioni sospette di riciclaggio, infatti, segna un aumento dell’85%, tra il 2022 e il 2023, per quanto riguarda i movimenti di denaro sporco legati a organizzazioni criminali. Se, in generale, le segnalazioni di operazioni sospette, per lo più registrate dalle banche, hanno fatto registrare un calo di circa il 3% negli scorsi 12 mesi da 155mila a 150mila, quelle riconducibili alle mafie sono crescite sistematicamente negli ultimi due anni: erano 22.654 nel 2021, sono salite e 28.688 nel 2022 per poi “schizzare” a quota 53.046 nel 2023. La città più permeata dalla finanza delle mafie è Roma, con 5.451 operazioni di denaro riconducibili appunto a organizzazioni criminali, pari al 10% del totale nazionale, seguita a ruota da Milano (5.196 segnalazioni, 9,8%) e Napoli (5.135 movimenti, 9,7%). I capoluoghi di regione di Lazio, Lombardia e Campania raccolgono un terzo dei movimenti di denaro sporco della criminalità organizzata. A Reggio Calabria, Caserta e Napoli la quota di alert "mafiosi" è superiore o vicina al 50%: è la spia di una situazione cronicamente pericolosa. È quanto emerge da una ricerca del Centro studi di Unimpresa, secondo cui le mafie muovono denaro sporco anche sui canali digitali: le segnalazioni di movimenti online accostabili a organizzazioni criminali, nel 2023, sono state 4.956, pari al 9,3% del totale. «La criminalità organizzata è permeata nella economia reale e la sfida del Paese è aggredire sempre di più le mafie, a tutti i livelli e in tutti i territori. Serve un'azione congiunta da parte di governo, magistratura, Forze dell’ordine e istituzioni finanziarie. Nessuno deve voltare le spalle a questo problema. Le organizzazioni criminali sono tra i migliori e più capaci utilizzatori dell’ingegneria finanziaria e le indagini sono sempre più complesse, ma non dobbiamo arrenderci» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

Secondo la ricerca del Centro studi di Unimpresa, che ha rielaborato dati dell’Unità di informazione finanziaria, l’anno scorso si è registrata, anche a motivo di una più corretta classificazione dei dati raccolti dalle banche, una vera e propria esplosione dei movimenti di denaro realizzati dalle organizzazioni criminali: il dato si è attestato a quota 53.046 ed è in aumento dell’84,9% rispetto al 2022, quando l’asticella si era fermata a quota 28.688, contro le 22.654 del 2021. Il trend è dunque in forte aumento e si confronta con l’andamento diverso del dato generale. Nel 2021 il totale delle segnalazioni di operazioni sospette era pari a 139.254 con quelle accostabili alle organizzazioni criminali pari al 16,2%, nel 2022 il totale è salito a 155.426, di cui il 18,5% in odore di mafia, mentre nel 2023 si è registrata una diminuzione di 5.008 segnalazioni (-3,2%), scese a quota 150.418 unità, ma quelle “mafiose” sono volate al 35,3% del totale.

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