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Terzo settore, Bellucci: governo inaugura social bonus, era fermo dal 2017

Roma, 8 ott – “Il governo inaugura il social bonus, un’importante e innovativa leva fiscale per favorire l’alleanza tra pubblico, privato sociale e privato”. Così Maria Teresa Bellucci, viceministro al Lavoro e alle politiche sociali, durante l’evento di presentazione dei cinque progetti destinatari del “Social Bonus”, promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata. Gli enti ammessi al Social Bonus sono: Fondazione Andrea Bocelli, Giovanni Paolo II Locorotondo odv, Terra felix Società cooperativa sociale, L’Albero di Zaccheo odv, Mutuo Soccorso Milano aps. I prossimi avvisi per accedere al Social Bonus saranno a gennaio e in primavera. “Si tratta di un credito di imposta – spiega il viceministro - che va dal 65 al 50% e viene riconosciuto a tutti coloro i quali faranno una donazione in favore degli enti del terzo settore, che vogliono recuperare degli immobili pubblici o anche immobili sottratti alla criminalità organizzata, che vengono in questo modo messi a disposizione delle persone più fragili: disabili, anziani, bambini che hanno bisogno di contesti educativi per una migliore qualità della vita”. “Lo Stato fa il suo, ovvero aiuta questi enti a poter fare di più e meglio – continua Bellucci - il governo si è assunto la responsabilità di attuare una norma che giaceva dal 2017, approvata in quell’anno e mai messa in pratica dagli esecutivi passati. Il governo Meloni così dà dimostrazione della sua sensibilità, di quanto creda che la solidarietà sociale passi proprio per sostenere chi mette come priorità nella propria vita l’aiuto ai più fragili. Queste sono le politiche sociali in cui crediamo, che abbandonano il mero assistenzialismo e promuovono un patto di solidarietà sociale tra Istituzioni, associazionismo e terzo settore, insieme al privato, per garantire ai più fragili il diritto ad avere una vita e autodeterminarsi” conclude il viceministro. (PO / Roc) ////

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