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GAZA, ANCHE I RIFUGI
COSTRETTI A CHIUDERE

GAZA, ANCHE I RIFUGI <BR> COSTRETTI A CHIUDERE

Secondo l'agenzia di stampa palestinese WAFA, nove membri della stessa famiglia sarebbero morti nelle prime ore di oggi a causa di un attacco israeliano a Chadjaya, un distretto di Gaza City. Altre tre persone, tra cui un bambino, sarebbero invece state uccise e diverse altre ferite nel campo profughi di Nousseirat, nel centro dell’enclave, dove non cessano i combattimenti. Situazione sempre più grave anche nel quadrante settentrionale della Striscia. Qui, ha avvertito   Philippe Lazzarini, direttore dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), in un comunicato stampa pubblicato su X, “Almeno 400mila persone sono intrappolate”.  

“I recenti ordini di evacuazione da parte delle autorità israeliane stanno costringendo le persone a fuggire ancora e ancora, soprattutto dal campo di Jabaliya. Molti rifiutano perché sanno troppo bene che nessun posto è sicuro nella Striscia di Gaza”, aggiunge Lazzarini sottolineando che “I rifugi e i servizi dell’UNRWA sono costretti a chiudere, alcuni per la prima volta dall’inizio della guerra”. Il direttore dell'UNRWA mette in guardia anche dalla “fame che si sta diffondendo e sta peggiorando” nell'enclave palestinese, dove più di due milioni di abitanti si trovano sotto assedio. Secondo Lazzarini, la “recente operazione militare” dell'esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza “minaccia anche l'attuazione della seconda fase della campagna per vaccinare i bambini contro la poliomielite”. (9 OTT - DEG)

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