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Scuola, metodo Montessori alle medie. Frassinetti: risultato importante

Roma, 9 ott – L’ultima legge sulla scuola che ha avuto il via libera definitivo dalla Camera lo scorso 25 settembre, ha sancito all’articolo 2 l’entrata del metodo Montessori anche nell’ordinamento della scuola secondaria di primo grado (ex scuola media). L’articolo è stato approvato all’unanimità. “Si tratta di un risultato importante, era da molto tempo che l’Opera Montessori chiedeva di attivare il metodo anche nelle scuole secondarie inferiori – afferma Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al merito, nel corso di una conferenza stampa alla Camera - così è stato e ringrazio il ministro Valditara per il fatto che questo governo sia stato quello che è riuscito a portare in scuole frequentate da ragazzi in età pre-adolescenziale, un’età molto delicata, un metodo come quello Montessori collaudato già nella scuola dell’infanzia e alla primaria. Conosciamo le caratteristiche di questo metodo che sono l’inclusione, la creatività dei ragazzi e quindi crediamo che sia stato molto importante portarlo alla scuola secondaria inferiore”. In futuro il metodo potrebbe arrivare anche alle superiori: “Non poniamo limiti”, afferma il sottosegretario. Secondo Anna Paola Concia, coordinatrice del comitato organizzatore di “Didacta Italia”, “è un risultato storico quello di aver portato il metodo Montessori alle medie, siamo i primi nel mondo. Come Didacta Italia, l’edizione italiana della fiera sulla scuola più importante del mondo che si svolge in Germania da 60 anni, siamo ispirati dal metodo Montessori in quanto evento sull’innovazione della didattica: il nostro fondatore non a caso è un montessoriano. Oggi l’Italia deve essere di questa conquista, che è solo l’inizio di un percorso”. Una novità legislativa che ha dietro un lungo percorso di sperimentazione, “che nasce più di dieci anni fa, coinvolgendo diverse scuole del milanese e poi a livello nazionale: abbiamo sperimentato, autorizzati dal ministero, e finalmente adesso siamo a ordinamento – racconta Milena Piscozzo, dirigente scolastico e tra le animatrici della Sperimentazione Nazionale Montessori - Gli effetti sui ragazzi sono straordinari: migliorano gli apprendimenti, si accrescono gli apprendimenti in una fase della vita scolastica in cui ha inizio una dispersione implicita, che poi diventa esplicita. Il metodo prevede una co-costruzione del sapere con gli altri, migliorando l’inclusione scolastica. Infine gli studenti si orientano meglio rispetto al percorso che dovranno fare nella scuola secondaria di secondo grado, perché si punta sulle loro attitudini”. “E’ un successo soprattutto per la scuola italiana e per i ragazzi – sottolinea Benedetto Scoppola, presidente di Opera Nazionale Montessori - siamo riusciti a cambiare la scuola secondaria di primo grado, ora speriamo di avere nuove spinte e contaminare la scuola di tutti, e speriamo di poter lavorare anche sulla fascia superiore, la secondaria di secondo grado, perché tante delle idee di Montessori sono a misura dei ragazzi di quella fascia d’età”. (PO / Roc) ////

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