Sulla manovra Cgil e Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero generale, con manifestazioni territoriali, per venerdì 29 novembre. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa presso la sede nazionale della Uil, il segretaro generale della Cgil Maurizio Landini e quello della Uil Pierpaolo Bombardieri. La conferenza stampa è stata introdotta da un video che ha proposto una contronarrazione, sul filo dell'ironia, del bilancio fatto dal premier Giorgia Meloni sui primi due anni a Palazzo Chigi. "Il governo - afferma Landini - ci convoca la prossima settimana a cose già fatte, perché in Parlamento hanno già detto che il margine per gli emendamenti è di soli 100 milioni: con questo sciopero noi chiediamo invece che ci siano dei cambiamenti profondi e radicali, un cambiamento di indirizzo di fondo a partire da una seria riforma fiscale". "Questa manovra - sottolinea il numero uno della Cgil - sta dentro alla scelta politica che il governo ha fatto di presentare all'Europa un piano strutturale di bilancio che vincola il nostro Paese a sette anni di tagli della spesa pubblica: ricordo che questo governo, che fa il sovranista, è quello che ha votato le scelte fatte in Europa". "La valutazione di fondo che noi facciamo - aggiunge - è che per far quadrare i conti e ridurre il debito si può agire anche sulle entrate, non solo come fa il governo tagliando la spesa, ma facendo una riforma fiscale che è esattamente il contrario di quella che fa il governo, che non ha discusso con nessuno, né con il Parlamento né con le forze sindacali. Agire sulle entrate è l'unica condizione per fare le scelte di politica sociale di cui il Paese ha bisogno, perché lì ci sono le risorse per aumentare i salari, la spesa per la sanità pubblica, per investire sulla scuola, l'istruzione, sugli asili, per fare quelle politiche di investimento industriale di cui il Paese ha bisogno". "Abbiamo studiato in questi giorni la manovra che è stata consegnata alle Camere, e le valutazioni che facciano ci portano a proclamare lo sciopero generale" sottolinea Bombardieri, che aggiunge: "Diciamo una cosa molto chiara: la sensazione che abbiamo è che questo governo e questa maggioranza abbiano intenzione di delegittimare il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza in questo Paese: più che una sensazione è una certezza". "La sensazione - ribadisce il numero uno della Uil - è che il governo voglia incentivare accordi e contratti con chi paga e copre di meno i lavoratori e le lavoratrici". (Roc)
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