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Nel 1943 le quattro giornate di Napoli

28/9/1943

Nel 1943 le quattro giornate di Napoli

Le “Quattro giornate di Napoli” ricordano l'insurrezione avvenuta alla fine del settembre 1943 quando la città insorse contro l'occupazione delle forze armate tedesche costringendo i nazisti, per la prima volta in Europa, a trattare una resa. “Dopo Napoli la parola d'ordine dell'insurrezione finale acquistò un senso e un valore e fu d'allora la direttiva di marcia per la parte più audace della· Resistenza italiana” dirà il capo partigiano Luigi Longo. L'avvenimento, che valse alla città di Napoli il conferimento della Medaglia d'Oro al Valor Militare, consentì alle forze alleate anglo-americane di trovare al loro arrivo, l’1 ottobre 1943, una città già evacuata dall'occupante nazista, da cui era praticamente riuscita a liberarsi grazie all'eroismo e al coraggio dei suoi abitanti. Tutto cominciò - in una città stremata dai bombardamenti e con la popolazione maschile tra i 18 e i 33 anni nascosta nel sottosuolo della città per sfuggire alla chiamata obbligatoria dei tedeschi per il lavoro coatto in Germania e con le notizie dell’arrivo degli Alleati a Pozzuoli -, nella serata del 27 con una sparatoria tra un gruppo di civili e dei fascisti che avevano razziato una fabbrica di scarpe.  All'alba del 28 settembre l’insurrezione cominciò a dilagare nella città coinvolgendo in  maniera spontanea popolani generosi, donne, operai, impiegati, medici, intellettuali. E tanti giovanissimi “scugnizzi” come il 12enne Gennaro Capuozzo, servente a una mitragliatrice che finisce ucciso da una granata ed il 13enne Filippo Illuminato ed il 17enne Pasquale Formisano abbattuti mentre avanzavano da soli contro due autoblindo per  colpirle con una bomba. La prima barricata viene eretta in piazza Nazionale ed è sola la prima di tante altre che i tedeschi si ritrovano con stupore a fronteggiare.  Il 29 settembre il colonnello Hans Scholl, al comando delle forze armate naziste a Napoli, ottenne di aver libero il passaggio per uscire dalla città in cambio del rilascio degli ostaggi tedeschi. Il bilancio dei tremendi scontri delle Quattro giornate di Napoli non è concorde nelle cifre; secondo alcuni autori, nelle 76 ore di combattimenti, morirono 152 combattenti, 140 inermi cittadini, 162 feriti, 19 caduti ignoti. Secondo la Commissione ministeriale per il riconoscimento partigiano le vittime furono 155 ma dai registri del Cimitero di Poggioreale risulterebbero 562 morti.  Ancona il 7 ottobre il palazzo delle Poste saltò in aria a causa delle mine lasciatevi dai tedeschi, provocando numerose vittime.

(© 9Colonne - citare la fonte)