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Tessile, La Porta: noi al fianco di lavoratori sfruttati, ma brutto clima verso Fdi

Roma, 5 nov - “Ringrazio il ministero del Lavoro che oggi ha risposto a una mia interrogazione riguardo i fatti incresciosi avvenuti a Prato, nel distretto parallelo pratese, dove degli operai sono stati brutalmente aggrediti durante una difesa dei loro diritti avvenuta anche settimana scorsa a Quarrata, da parte dei proprietari di queste aziende cinesi che li fanno lavorare, sfruttano manodopera anche clandestina in condizioni davvero indegne, in cui nemmeno vengono rispettati i diritti minimi”. Così la deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, pratese, che stamattina si è rivolta al governo per segnalare l’episodio avvenuto sul proprio territorio. Il ministero del Lavoro garantisce che questo governo sta portando avanti le iniziative per il contrasto a questo increscioso fenomeno e noi di Fratelli d'Italia continueremo a  monitorare”. Il tutto “nonostante il sindacato che difende questi lavoratori sfruttati (l’Usb, ndr) abbia detto che non è gradita la presenza di Fratelli d'Italia a queste manifestazioni di solidarietà verso i lavoratori, noi siamo a fianco di chi viene sfruttato e soprattutto del tessuto sano del territorio”. La Porta ha segnalato anche un episodio avvenuto ad Aosta, dove “esponenti di Fratelli d'Italia non sono stati graditi, anzi sono stati barbaramente picchiati, individuati, accerchiati e poi aggrediti: è avvenuto alla Cittadella dei giovani, un luogo di proprietà del Comune, durante il Festival del cinema finanziato dal Comune”. Secondo La Porta “gli esponenti di Fratelli d'Italia sono stati aggrediti per violenza politica solo perché facenti parte di Fratelli d'Italia ed evidentemente questi giovani di sinistra, antifascisti, la violenza rossa è l'unica risposta che sanno dare alla democrazia. Noi ci aspettiamo, perché dopo due giorni ancora non è avvenuto, una forte condanna da parte del Pd e della sinistra nazionale, perché è pericoloso portare avanti e non condannare questo tipo di episodi in quanto poi l'odio può generare odio e la violenza altra violenza”.

(PO / Sis)

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