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FUSIONE NUCLEARE
L’ITALIA AL CENTRO

FUSIONE NUCLEARE <BR> L’ITALIA AL CENTRO

Oggi, alla Farnesina, si svolge l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group, un incontro di alto livello, co-organizzato dall’Italia e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), che riunisce rappresentanti governativi e istituzioni pubbliche e private da tutto il mondo. Scopo dell’evento è quello di discutere le potenzialità della fusione nucleare come fonte energetica capace di contribuire allo sviluppo globale, in un momento storico in cui la sicurezza energetica e la sostenibilità sono priorità internazionali.

Ad aprire l’evento è stato Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha ribadito la visione italiana per un nucleare sicuro e sostenibile, evidenziando il ruolo della fusione nel futuro energetico italiano ed europeo. "È importante investire nell’energia nucleare per garantire competitività sul mercato mondiale e abbassare i costi energetici che gravano sulle imprese italiane," ha dichiarato Tajani, sottolineando il valore della fusione come risorsa strategica per la crescita sostenibile e la competitività industriale. Ha inoltre enfatizzato la collaborazione tra pubblico e privato, cruciale per un settore in espansione come il nucleare, "per un nucleare sicuro e pulito, è necessario un forte impegno privato nella ricerca e nello sviluppo."

In rappresentanza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impossibilitata a partecipare per un’influenza, il Sottosegretario Alfredo Mantovano ha letto un messaggio in cui la Premier ha espresso l’impegno dell’Italia per una transizione energetica equilibrata e non ideologica. "L'energia da fusione ha il potenziale di garantire sicurezza energetica e di ridurre l'uso dei combustibili fossili, salvaguardando la competitività economica," ha affermato Mantovano, riportando le parole di Meloni. La Premier ha poi ribadito la volontà dell’Italia di mantenere un approccio tecnologicamente neutrale, integrando diverse fonti energetiche, incluse le rinnovabili, il gas e i biocarburanti, oltre alla fusione e alla fissione nucleare di quarta generazione.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di ricerca e innovazione nel settore della fusione, citando esempi di eccellenza italiana come il progetto Vector Tokamak del Centro Enea di Frascati. "Oggi ricerca e innovazione hanno il potenziale di produrre cambiamenti con un impatto diretto sul pianeta, puntando alla realizzazione di impianti a fusione," ha dichiarato Pichetto Fratin. Ha inoltre sottolineato la leadership italiana nel progetto ITER e la centralità del partenariato pubblico-privato come motore per le tecnologie avanzate, evidenziando l’obiettivo dell’Italia di diventare un hub strategico per la fusione nucleare.

Infine, il Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, ha concluso gli interventi ricordando il consenso internazionale che sta nascendo attorno alla fusione e la necessità di accelerare gli sforzi in campo nucleare. "Alla COP di Dubai abbiamo visto uno storico consenso sul fatto che il nucleare debba essere accelerato, non solo accettato," ha affermato Grossi. Ha poi posto l’accento sull’importanza della cooperazione internazionale, sottolineando che l'AIEA rappresenta una "casa per il nucleare pacifico e industriale" e invitando il settore privato a unirsi nello sviluppo della fusione. "Si dice che tutte le strade portino a Roma, ma oggi vorrei capovolgere il detto: da Roma stiamo partendo verso la fusione nucleare pulita," ha concluso Grossi, presentando le nuove pubblicazioni dell’AIEA sui pilastri fondamentali della fusione.

L’evento, oltre a puntare a afforzare il posizionamento dell’Italia nel settore, lancia ufficialmente un percorso condiviso di ricerca e sviluppo, puntando a una nuova diplomazia energetica che favorisca cooperazioni e investimenti globali. (6 NOV - alp)

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