Roma, 6 nov - “Siamo un paese che è fatto di coste e di spiagge, senza un piano d'azione serio concordato con i comuni, con le regioni, stiamo parlando del nulla. Non soltanto del nulla, ma stiamo parlando di cose che poi travolgeranno tutto il sistema finanziario che sta dietro alla gestione delle nostre spiagge”. Così la senatrice del Partito democratico, Tatjana Rojc, sulla questione balneari, inserita all’interno del ddl Salva-Infrazioni approvato oggi in via definitiva in Senato. Innanzitutto, spiega Rojc, “parliamo di coloro che devono usufruire, e dico ‘devono’ perché questo è un diritto dei cittadini, della spiaggia e del mare, liberamente: questa è la prima questione”. La seconda questione “è che dobbiamo stare attenti a quei piccoli e piccolissimi imprenditori, per lo più a gestione familiare, che hanno lavorato in tutti questi anni per gestire questi piccole imprese: vogliamo dare in mano a tutto questo patrimonio straordinario che c'è a grandi imprese, senza essere attenti alla questione dell’erosione delle spiagge, della bellezza naturale, del del patrimonio ecologico che questo rappresenta? Lo vogliamo dare in mano al primo che passa, al più forte, a quello che grida di più? Queste sono questioni serie”. Secondo Rojc “manca un progetto che bisogna concordare, perché ogni pezzo di costa è ovviamente un territorio a se stesso. Ma noi non abbiamo neanche un vero interlocutore in questo senso perché non si sa con chi bisogna parlare. La ministra per il Turismo è assente, quindi non si sa con chi si dovrebbe parlare. In questi due anni lo abbiamo rilevato più volte, nessuno ci ha ascoltato e questo mi spiace”.
(PO / Sis)
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