Roma, 13 nov - Rispetto alla manovra presentata dal governo “la nostra posizione è quella dell’opposizione. Perché effettivamente questa manovra torna indietro, non soltanto dal punto di vista delle politiche di bilancio, ma soprattutto dal punto di vista della cultura e dalla conoscenza necessari per poter contrastare i cambiamenti climatici, per poter affrontare così come ci siamo impegnati con l'Europa la transizione energetica ed ecologica”. Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, sulla manovra presentata dal governo Meloni. Cultura e conoscenza necessarie anche “per risolvere i problemi connessi, che sono quelli relativi allo Stato della popolazione, degli oltre 4 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, di quei lavoratori poveri”. E poi ancora, prosegue Zanella: “Giovani che emigrano perché non hanno possibilità di trovare un lavoro all'altezza della loro formazione e degli investimenti in formazione, la sanità che a fronte di una popolazione sempre più anziana, sempre più fragile, invece che rafforzarsi si indebolisce e soprattutto si privatizza: ci sono milioni di persone che non si curano più perché non hanno la possibilità di curarsi, perché altrimenti dovrebbero indebitarsi, accendere mutui per farsi i denti piuttosto che affrontare anche terapie salvavita”. Di fronte a tutto questo, spiega Zanella, “noi proponiamo una rivoluzione dal punto di vista delle politiche di fondo, delle scelte: prendere ai più ricchi per dare ai più bisognosi. E’ alla base anche della nostra Carta costituzionale”. Una imposizione sui grandi patrimoni, oltre i 5,4 milioni “e quei15 miliardi che sarebbero il ricavato investirli tutti per sanità e istruzione, perché anche a livello di istruzione abbiamo dei problemi gravissime, siamo il paese con gli insegnanti più poveri d'Europa, gli insegnanti di sostegno ci sono, c'è un precariato che non è stato risolto, unna scuola che non può funzionare così”. Dopo tanti anni “dovremmo investire sulle cause di fondo, sui bisogni fondamentali e non pensare soltanto a premiare i furbetti del fisco o chi addirittura non paga mai le tasse”.
(PO / Sis)
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