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BIOGAS, PRIMO IMPIANTO
FINANZIATO DAL PNRR

BIOGAS, PRIMO IMPIANTO <BR> FINANZIATO DAL PNRR

Da un sistema agricolo che per produrre fertilizza la coltura ad un sistema agricolo che, con una gestione agronomica mirata, “fertilizza il sistema” favorendo l’incremento di sostanza organica e lo stoccaggio del carbonio nei suoli, una delle funzioni strategiche del settore nella lotta al cambiamento climatico. Il primo impianto di biometano agricolo in Italia finanziato dal PNRR viene inaugurato stamane a Piverone, nel torinese, nella sede della società agricola Bagnod, dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, biellese, Gilberto Pichetto Fratin. L’iniziativa – che prevede un convegno con la presentazione del progetto - nasce in seno al Consorzio Italiano Biogas (Cib), prima aggregazione volontaria che riunisce oltre 750 aziende agricole produttrici di biogas e biometano da fonti rinnovabili, industrie ed enti ed istituzioni che contribuiscono alla promozione della digestione anaerobica per il comparto agricolo. Punta di diamante del lavoro del consorzio è il progetto di riconversione agroecologica “Farming For Future”, proposta in £10 azioni per coltivare il futuro”, in linea con gli obiettivi del Green Deal e le relative strategie di settore (Strategia Farm to Fork e Strategia sulla Biodiversità per il 2030), fondata sulla necessità di rinnovare l’agricoltura italiana, stimolata dalla diffusione del biogas agricolo, per ridurre il proprio impatto ambientale e mitigare gli effetti del climate change. Il consorzio promuove in particolare nelle sue aziende associazione il modello Biogasfattobene in cui l’agricoltura 4.0, integrata alla concimazione organica con digestato e lavorazioni agricole innovative, crea un sistema agricolo che per produrre fertilizza la coltura ad un sistema agricolo che, con una gestione agronomica mirata, “fertilizza il sistema” favorendo l’incremento di sostanza organica e lo stoccaggio del carbonio nei suoli, una delle funzioni strategiche del settore nella lotta al cambiamento climatico. Un modello che ottimizza l’utilizzo dei fattori di produzione (sementi, concimi, fitofarmaci) e diminuisce il consumo di gasolio ottenendo una riduzione dei costi, dell’usura delle macchine e un aumento della sostenibilità ambientale. In più, l’elaborazione dei dati consente l’ottimizzazione della produzione e della qualità dei raccolti. Con lo stesso approccio si arriva ad un incremento della produzione di latte per capo al giorno anche del 15%, associato ad un significativo incremento dello standard di benessere animale. Bagnod - una delle aziende agricole modello del progetto Biogasfattobene - è una realtà storica piemontese che unisce tutela ed eccellenza agricola e produzione di energia rinnovabile, in una regione importante per la filiera del biogas agricolo grazie a oltre 220 impianti sparsi nel territorio piemontese. (1 dic – red)

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