L’asse rosso-bruno affonda il governo in Francia. Nella serata di ieri all'Assemblea nazionale è infatti passata la mozione di censura (analoga alla sfiducia n Italia) presentata dalla sinistra guidata da Jean-Luc Melenchon contro il governo di Michel Barnier, appoggiata anche dagli eletti del Rassemblement National di Marine Le Pen. A favore della mozione hanno votato complessivamente 331 deputati, che hanno così ampiamente superato la soglia dell’approvazione di 288 voti. La mozione era stata presentata come reazione alla decisione annunciata lunedì da parte del primo ministro di ricorrere all'articolo 49.3 della Costituzione per approvare la legge finanziaria sulla previdenza sociale, saltando così il voto parlamentare. Questa mattina alle 10 Barnier presenterà dunque le sue dimissioni a Emmanuel Macron – rientrato ieri sera d’urgenza all’Eliseo dall’Arabia Saudita dove si trovava per una visita di Stato - che si rivolgerà ai francesi alle 20. Quello Barnier è il secondo governo della Quinta repubblica rovesciato da una mozione di sfiducia dopo quello di Georges Pompidou nel 1962. (5 dic - DEG)
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