Roma, 6 dic - Un libro per accorciare le distanze tra l’Islam e le moderne società occidentali, favorendo la conoscenza reciproca per estirpare pregiudizi. “L’Islam nelle sfide della società moderna” di Mahmoud Asfa, edizioni Unicopli, è stato presentato ieri alla Camera dei deputati su iniziativa della deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari. Un libro, spiega l’autore, giordano di origini palestinesi e rappresentante dell’Islam moderato a Milano, è orientato verso la comunità musulmana di seconda generazione, ma anche al popolo italiano, perché purtroppo c'è tanto pregiudizio sulla fede, sulla religione musulmana. Ed è anche una guida per queste seconde generazioni che vivono in Italia e vivono un Islam completamente diverso da quello dei loro nonni o genitori. Un invito alla conoscenza, al rapporto con le altre fedi”. Secondo Abd Al-Sabur Gianenrico Turrini, docente ed esperto di Economia e Finanza Islamica, “è fondamentale fare una precisa distinzione tra quello che dice il testo sacro e quello che invece è il retaggio e politico di paesi islamici o di cultura o di subculture”. Il libro fa degli esempio per quanto riguardava la donna: il Corano pone in una condizione di parità di diritto assoluta la donna rispetto all’uomo, cosa ben diversa di quelli che sono invece i retaggi patriarcali e misogini ma che non hanno nulla a che vedere con l'islam, ma magari con retaggi subculturali che non sono propri, come in Arabia Saudita in Iran”. Altra grande fonte di discordia e stereotipi è la traduzione del termine jihad in guerra santa: “Io negli anni, tanti ormai che frequento l'islam e gli islamici, da cattolico non ho ma trovato aria di guerra – spiega Sergio Daniel, un passato da sindaco del comune di Varedo per 10 anni - La guerra Santa la nomina chi la vuole, ma la vuole chi non vuole bene al progresso della società. Io dopo 10 anni di attività di sindaco mi sono interrogata su come era andata la mia attività e mi sono accorto che la categoria di società che avevo poco gratificato erano purtroppo i giovani e il tema dei giovani è uno dei temi che a cui Asfa si è posto nello scrivere questo libro Ed è uno dei temi che dobbiamo affrontare tutti assieme, noi adulti, perché dobbiamo lasciare l'eredità della conoscenza reciproca nel rispetto reciproco e possiamo serenamente pregare insieme in chiesa, moschea, sinagoga, per strada, dove vogliamo, ma prendiamo insieme perché siamo figli dello stesso padre”. Purtroppo, ha concluso Stefania Ascari, “c'è tantissima ignoranza e poca informazione, e soprattutto tanti pregiudizi che sono dettati proprio da questa mancanza di base di conoscenza. Quindi l'obiettivo delle istituzioni e del legislatore, che è il primo che deve studiare, è dare informazioni corrette e stimolare la conoscenza reciproca, soprattutto abbattere tutti quei germi dell'intolleranza che se non eliminati subito degenerano purtroppo in contesti di violenza, di odio che portano solo a divisioni e a diseguaglianze a danno veramente di tutti. Questo in primis le istituzioni devono impedirlo”. (PO / Sis)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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