Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha partecipato al vertice dei Ventisette a Bruxelles, ha lanciato un appello a Trump affinché sostenga pienamente la causa ucraina. Zelensky ha decantato le doti dell’“uomo forte” in procinto d’insediarsi alla Casa Bianca affermando che “il fatto che sia dalla nostra parte è molto importante” in quanto l’appoggio della sola Europa contro la Russia non basterà. “Le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l’Ucraina”, ha detto Zelensky. “Per noi – ha aggiunto le vere garanzie, ora e in futuro, risiedono nella NATO”. “Spero che Trump mi capisca – ha detto ancora il leader ucraino - perché, sia che si sia politici o imprenditori, siamo tutti esseri umani e proviamo, credo, le stesse emozioni”. Parlando di Putin, Zelensky lo ha definito un uomo “pericoloso” per l’Ucraina, l’Europa ma anche gli Stati Uniti. “Penso che sia pazzo, gli piace uccidere”, ha aggiunto.
Zelensky si è pronunciato inoltre contro il possibile transito attraverso l'Ucraina, verso l'Unione europea, del gas russo acquistato dall'Azerbaigian, opzione considerata da diversi mesi per sostituire dalla fine di dicembre le consegne di gas russo attraverso il paese invaso. “Non vogliamo sotterfugi – ha detto il presidente ucraino –. Se è un altro paese a ricevere il gas russo e poi a farlo transitare, ciò significa continuare a trarre profitto da questa guerra e trasferire denaro alla Russia”, ha argomentato. Zelensky ha tuttavia aperto la porta a un caso molto specifico: “Se un paese europeo è pronto a ricevere il gas e a non pagare questo denaro alla Russia fino alla fine della guerra, allora possiamo pensarci”. (20 DIC – DEG)
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