"Non inseguiamo il peggio che la polarizzazione estrema sta, da tempo, sviluppando nelle nostre democrazie europee e occidentali; polarizzazione ed estremismo, disprezzo reciproco, disconoscimento del ruolo degli uni e degli altri, insulti e fake news, un panorama da incubo che fa del male a tutti e di cui l'Europa e i suoi Paesi, Italia purtroppo compresa, soffrono sempre di più". E' il messaggio politico che Enrico Letta consegna all'assemblea di Montecitorio, nel giorno in cui l'aula ha accettato le su dimissioni da deputato con 204 sì, 63 no e 1 astenuto. Gli subentra Rosanna Filippin, proclamata oggi deputata. Per l'ex premier, come annunciato da tempo, un ritorno alla vita accademica a Madrid. "Se amiamo la democrazia - è il suo appello - abbiamo bisogno gli uni degli altri ed abbiamo il compito di immettere nuovo ossigeno e nuova linfa in continuazione; abbiamo bisogno di favorire il rinnovamento e rendere i cittadini liberi di scegliere; abbiamo bisogno di non aver paura né della stampa libera né dell'equilibrio del rapporto tra i poteri indipendenti garantito dalla Costituzione; dobbiamo riconoscere che sono importanti i nostri, ma che i nostri senza gli altri semplicemente non esistono. La democrazia parlamentare è l'ossigeno della nostra vita comune: è dalla frontiera dell'Europa che oggi riceviamo le immagini più intense di chi anela a vivere la nostra democrazia e i valori della nostra convivenza europea e di chi, per quei valori, è disposto ai sacrifici più estremi". "Il primo è un pensiero di profondo ringraziamento nei confronti di tutta l'Assemblea, del Presidente Fontana" e "un ringraziamento speciale al gruppo parlamentare del partito del quale ho avuto l'alto onore di essere segretario, quindi, in particolare, a Elly Schlein, che mi è succeduta nel difficile - e quanto difficile lo so solo io - e impervio compito di segretario del Pd. Un grande in bocca al lupo" le parole di Letta, che ha ricordato così il suo periodo alla guida dei Dem. "Grazie anche a tutti per avermi aiutato, maggioranza e opposizione, nel compito di elaborazione del rapporto sul futuro del mercato unico europeo, che ho voluto fosse il più possibile un esercizio collettivo, basato sul confronto e sull'ascolto e che nell'ultimo anno mi ha portato a partecipare a più di 400 incontri, in 65 città europee, con rappresentanti di tutte le correnti politiche ed esponenti dei mondi sociali ed economici di tutti i 27 Paesi europei, con l'Italia ovviamente in testa. Una straordinaria e bellissima avventura umana e politica" sottolinea l'ex premier. (Roc)
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