Tiro - Un’ambulanza dotata delle più avanzate tecnologie per il monitoraggio e la cura di pazienti critici, del valore di oltre 45 mila euro, dono del Lions Club Cagliari – Saint Remy, è stata consegnata dai militari italiani dell’Unifil all’Unità di crisi di Tiro, municipalità che ospita migliaia di sfollati delle aree di confine del Libano meridionale, vittime del conflitto israelo-palestinese, che ha avuto importanti ripercussioni nell’area di operazioni dei “caschi blu” dell’Onu. La consegna dell’ambulanza, a cui si aggiunge la fornitura di medicinali, dispositivi sanitari, cibo, vestiti e altri beni di prima necessità, frutto della generosità di numerosi donatori, rientra nell’ambito dei progetti di cooperazione civile-militare. La donazione è avvenuta nella sede del Disaster management risk di Tiro, durante una cerimonia alla quale ha partecipato Hassan Dbouk, sindaco e presidente dell’Unione delle municipalità di Tiro, e il colonnello Alessio Argese, comandante di Italbatt, l’unità di manovra del contingente italiano di Unifil. “Il mezzo - ha sottolineato Dbouk - oltre a rinnovare il parco dei veicoli dedicati al soccorso stradale, sarà adibito al soccorso avanzato, essendo dotato delle migliori attrezzature e dei migliori dispositivi destinati a svolgere un servizio estremamente importante per tutto il nostro territorio. A bordo dell’ambulanza, infatti, il paziente potrà ricevere assistenza immediata prima del trasporto in ospedale”. “La donazione odierna - ha commentato Argese - grazie al coordinamento tra il comando operativo di Vertice interforze della Difesa e la componente di cooperazione civile-militare del contingente italiano di Unifil, consentirà di alleviare le sofferenze degli sfollati, di aumentare le risorse a disposizione delle équipe sanitarie per sostenere i servizi regolari e curare il numero crescente di persone che necessitano di assistenza medica. Desidero ringraziare tutti i donatori – ha concluso Argese – per la sensibilità e la concretezza non comune dimostrata nei confronti del contingente italiano, ma soprattutto della popolazione libanese”. (9colonne)
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