Le autorità iraniane hanno confermato l'arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta nel carcere di Evin. "Cecilia Sala, cittadina italiana, si è recata in Iran il 13 dicembre con un visto da giornalista ed è stata arrestata il 19 dicembre per violazione della legge della Repubblica islamica dell'Iran": a riferirlo, in una nota, è il dipartimento generale dei Media esteri del ministero della Cultura e dell'orientamento islamico dell'Iran. Sul caso sono intervenuti gli Stati Uniti, che hanno chiesto all'Iran il rilascio "immediato e incondizionato dei prigionieri detenuti senza giusta causa", inclusa la giornalista del Foglio. Ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva affermato che i tempi di rilascio non sono ipotizzabili. "Il suo caso è sotto inchiesta - spiega la nota - L'arresto è stato eseguito secondo la normativa vigente e l'ambasciata italiana è stata informata. Le è stato garantito l'accesso consolare e il contatto telefonico con la famiglia". "L'ultima, ma proprio ultima, cosa che serve a Cecilia Sala sono le polemiche da pollaio politico. Gli haters fanno schifo e lo sappiamo, ma il ruolo del Governo in questo momento è trattare in modo riservato e riportarla a casa, discussioni alimentari non sterili. Le opposizioni responsabilità seguono la vicenda con discrezione e attenzione" scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda. (Roc)