LOPEZ E SOLENGHI IN SCENA A CATANIA CON “DOVE ERAVAMO RIMASTI”
Da martedì 7 a domenica 12 gennaio il Teatro Stabile di Catania ospiterà il famosissimo duo formato da Massimo Lopez e Tullio Solenghi con lo spettacolo “Dove eravamo rimasti”, in scena alla Sala Verga. Un nuovo e imperdibile appuntamento che porterà sul palco numeri e sketch di una delle coppie più amate del mondo dello spettacolo per uno show all’insegna della grande comicità. Lo spettacolo scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi con Giorgio Cappozzo e prodotto da International Music and Arts, vedrà sul palco, insieme all’acclamato duo, anche la Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio. “Dove eravamo rimasti - dichiarano Lopez e Solenghi - propone numeri/sketch/brani musicali/contributi video, con alcuni picchi di comicità come una lectio magistralis di Sgarbi/Lopez, un affettuoso omaggio all’avanspettacolo, il confronto Mattarella/Bergoglio, inseriti nella nostra ormai collaudata dimensione dello Show. Ci sarà, inoltre, un momento emozionante musicale dedicato ad Anna. Il filo conduttore è quello di una chiacchierata tra amici, una famiglia allargata, che collegherà i vari momenti di spettacolo. La band del maestro Gabriele Comeglio sarà ancora una volta con noi sul palco, irrinunciabile ‘spalla’ della cornice musicale. L’intento è quello di stupire ed emozionare ancora una volta quei meravigliosi ‘parenti’ seduti giù in platea”. Giovedì 9 gennaio alle 18.30 Massimo Lopez e Tullio Solenghi al Ridotto della Sala Verga incontreranno il pubblico catanese. Modererà il prof. Davide Bennato, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. (red Gil)
CREDIT FOTO: MARCO CASELLI NIRMAL
ROMA, FAMILIE FLOZ IN “FESTE” AL TEATRO SALA UMBERTO
Dopo l'acclamato successo della scorsa stagione, i Familie Flöz tornano alla Sala Umberto con Feste dove saranno in scena fino al 6 gennaio. In una maestosa villa sul mare, tutto è pronto per la celebrazione di un matrimonio e della conseguente festa. Mentre il matrimonio viene celebrato nella villa con glamour, feste e danze, la celebrazione della vita avviene nel cortile, con tutti i suoi abissi e le sue contraddizioni. Una favola senza parole per adulti, in una poetica miscela di tragedia e slapstick. Una storia sulla ricerca della felicità individuale, ma dietro la quale si nasconde ben altro. Un'opera di Andres Angulo, Björn Leese, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel con Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk. La regia è di Micheal Vogel.(red Gil)
BOLOGNA, AL DUSE ‘IL MAGO DI OZ’ DI FANTATEATRO
Si rinnova l’appuntamento con la Befana solidale al Teatro Duse di Bologna (via Cartoleria 42). Come da tradizione, infatti, il 6 gennaio (ore 18) va in scena il musical di Fantateatro per tutta la famiglia (consigliato dai 4 anni in su), il cui ricavato sarà devoluto alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Ultime poltrone disponibili, dunque, per assistere allo spettacolo ‘Il Mago di Oz’, tratto dalla fiaba di L. Frank Baum, scritto e diretto da Sandra Bertuzzi. Alla fine dello spettacolo la Befana incontrerà i bambini per regalare loro le calze offerte da Conad. Sul palco la storia di Dorothy, bambina che vive in Kansas con gli zii e il cane Toto. Un giorno, un violentissimo tornado solleva la casa da terra e la spinge in aria. Dorothy e Toto vengono così trasportati in volo fino al fantastico regno di Oz. Decisa a tornare a casa, Dorothy scopre che la soluzione è raggiungere la Città di Smeraldo dove potrà chiedere consiglio al grande e potente Mago di Oz. Lungo il cammino di mattoncini rossi, Dorothy incontra tre simpatici compagni di viaggio: uno Spaventapasseri senza cervello, un Boscaiolo di latta senza cuore e un Leone senza coraggio. La strana compagnia ostacolata dalla perfida Strega dell’Ovest dovrà superare innumerevoli avventure prima di arrivare a destinazione e realizzare i propri sogni. Lo spettacolo affronta con delicatezza e poesia il tema dell’amicizia. Attraverso l’aiuto reciproco, infatti, i quattro protagonisti arriveranno ad avere una maggiore consapevolezza delle loro potenzialità e a sviluppare la fiducia in sé stessi. L’allestimento è arricchito da cartoni animati proiettati su maxischermo e offre un’elevata interattività tra i personaggi in scena e il pubblico che sarà coinvolto in prima persona nelle vicende di Dorothy e dei suoi amici. Regia Sandra Bertuzzi, musiche di Piero Monterisi, Emanuele Brignola, spettacolo a sostegno della Casa dei Risvegli Luca De Nigris. (red)
ROMA, “TI RACCONTO UN DISCO” DI E CON PINO MARINO
Ci sono dischi che hanno segnato stili, epoche, generazioni. Dischi ascoltati per intero seduti tutti insieme sul divano, lato A e lato B, dischi imparati a memoria, cantati, analizzati. Mentre l’ascolto si consuma in un click sulle piattaforme digitali, in playlists che conoscono i nostri gusti meglio di noi, talvolta persino ignari dei nomi e dei volti, inconsapevoli di ciò che ascoltiamo, Pino Marino ci racconta un disco così come si legge un libro, tra canzoni suonate e raccontate in un appuntamento che è concerto, lezione, teatro e dichiarazione d’amore. Al Teatro Villa Pamphilj di Roma (ingresso Via di San Pancrazio 10 - P.zza S. Pancrazio 9/a), domenica 5 gennaio, alle ore 11.30, Pino Marino (pianoforte e voce) ci racconta “L’ultima luna – Lucio Dalla 1979". Come sottolinea il cantautore romano: “Lucio Dalla è una rivoluzione, un assaltatore che piomba senza paracadute nel panorama della canzone e sul pianeta Anni d’oro dei cantautori italiani. Lui però non sembra esserlo, né italiano né cantautore, oppure lo è così tanto da essersene allontanato anni luce per poi riapparire in un'astronave sgarrupata e comica a seminare estremismi privi di pudore e normalità. Sembra fumetto, ma irrompe da musicista sfacciato, provocatore e visionario come la forma estetica che lo vuole simultaneamente l'improbabile cestista americano più piccolo del mondo e la voce italiana più enorme e capace di sempre. Un parcheggio di macchine di ogni tipo, una riunione di esseri giocosi, suoni gutturali, personaggi mitici e storie intimissime, questo appare nel suo repertorio. A me interessa non certo imitarlo (impossibile pur volendo), a me oggi interessa entrare in quella precisa zona temporale del 1979 e raccontarvi ancora de La signora di Milano, che nel Tango di Anna e Marco, in una Notte di Ultima luna, scopre Cosa sarà di una Stella di mare e de L'anno che verrà.” Pino Marino: Autore romano, compositore, cantautore, paroliere, produttore, creatore di spettacoli ed eventi culturali, fondatore e cofondatore di collettivi musicali di scrittura e di composizione. Ha scritto canzoni, tra gli altri, per: Tosca, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi, Al Bano, Nicky Nicolai & Stefano Di Battista Jazz Quartet. Ha ideato e realizzato spettacoli con Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Sirya, Marco Lodoli e molti altri artisti italiani. Più volte finalista al Premio Tenco, ha vinto, tra gli altri: il Premio Ciampi a Livorno, il Premio Giorgio Lo Cascio, due edizioni del Premio Lunezia, il Premio Enzimi, il Premio Musicultura Città di Recanati e tanti altri. Cofondatore dell’Orchestra di Piazza Vittorio, autore di musiche di scena e di colonne sonore, fra le altre le recenti "Uno Zio Vanja", "I soliti ignoti" e "In vino veritas" per la Regia di Vinicio Marchioni. Tiene masterclass di scrittura nella forma Canzone e ha pubblicato diversi Album dei quali 5 a suo nome: Dispari (2000), Non bastano i fiori (2003), Acqua luce e gas (2005), Capolavoro (2015), Tilt (2020). (red)
ROMA, REZZA E MASTRELLA AL VASCELLO CON DUE NUOVI SPETTACOLI
Antonio Rezza e Flavia Mastrella tornano a calcare le scene del Teatro Vascello di Roma con due spettacoli imperdibili e profondamente attuali: Bahamuth, dal 7 al 12 gennaio 2025 e Anelante, dal 14 al 19 gennaio 2025. Due opere che incarnano l'irriverenza e la profondità della loro arte, dove il corpo e lo spazio scenico si fondono in una simbiosi inimitabile. Entrambi gli spettacoli sono il risultato di un linguaggio unico e mai banale, che combina la fisicità di Antonio Rezza con la visione di Flavia Mastrella. Vincitori del Leone d'Oro alla carriera per il Teatro alla Biennale di Venezia nel 2018, continuano a stupire e a interrogare lo spettatore con opere che sono al contempo sfida intellettuale e pura ricerca teatrale. (PO Red Gil)
STEFANO DE MARTINO, "MEGLIO STASERA” AL BRANCACCIO
Non solo tv. Stefano De Martino torna in Teatro con il suo “quasi-one man show”: lo spettacolo “Meglio stasera”, scritto dallo stesso De Martino e Riccardo Cassini (che ne firma anche la regia), dopo aver viaggiato per l’Italia, arriva il 7 e 8 febbraio a Roma al Teatro Brancaccio. In scena, tanti i riferimenti ai grandi nomi dello spettacolo di ieri e di oggi, a partire dal titolo che trae ispirazione da quel gioiellino della musica italiana che è “Meglio stasera che domani o mai”, canzone degli anni ‘60 cantata da Miranda Martino e arrangiata da Ennio Morricone. Sul palco Stefano, accompagnato dagli 8 orchestrali della Disperata Erotica Band, sospesa fra Carosone e Sanremo, metterà in scena giochi musicali, mash up e virtuosismi canori con una sola regola: “Non è mai una sola canzone per volta”. “Meglio Stasera” è scritto da Riccardo Cassini e Stefano De Martino. La regia è di Riccardo Cassini. Le scene di Italo Grassi. Luci di Marco Lucarelli. Costumi di Lisa Casillo. Direzione musicale e arrangiamenti di Pino Perris. Le Coreografie sono di Andrea Larossa. (red Gil)
ANTONIO GIULIANI A ROMA CON "HO FATTO 30… FACCIO 31"
Dal 21 gennaio al 2 febbraio 2025, il palco del Nuovo Teatro Orione di Roma - Via Tortona, 7 - accoglierà il ritorno di Antonio Giuliani, uno dei comici più amati del panorama italiano, con il suo nuovo spettacolo "Ho fatto 30… Faccio 31". Un titolo che gioca con un celebre proverbio, perfetto per celebrare una carriera trentennale ricca di successi, rinnovamenti e legami profondi con il pubblico. In tre decenni, Giuliani si è affermato come un osservatore acuto della società, capace di adattarsi ai tempi che cambiano senza mai perdere la sua inconfondibile ironia. La sua comicità, graffiante e brillante, ha attraversato evoluzioni culturali e tecnologiche, rimanendo sempre al passo con le nuove generazioni. Con "Ho fatto 30… Faccio 31", Giuliani offre uno spettacolo che è al contempo celebrazione del passato e sguardo verso il futuro. Non si tratta di nostalgia, ma di un dialogo tra le radici del suo percorso artistico e le sfide di un presente in continua trasformazione. Tra monologhi inediti e alcuni dei suoi pezzi più iconici, l’artista invita il pubblico a un viaggio emozionante, con il ritmo e l’energia che lo contraddistinguono. Lo spettacolo promette di essere un’esperienza unica: risate irriverenti, momenti di riflessione e aneddoti che raccontano la sua storia personale e professionale. Chi non conosce il percorso artistico di Giuliani potrebbe pensare che il suo nuovo spettacolo sia un’operazione nostalgica, incentrata sull’Amarcord e sul recupero del passato. Ma la realtà è ben diversa: l’obiettivo del comico romano è quello di guardare avanti, dimostrando ancora una volta la sua capacità di innovarsi, senza mai perdere il tratto distintivo della sua comicità brillante. Giuliani riproporrà alcuni dei suoi monologhi più iconici, quelli che hanno segnato il suo successo e sono rimasti indelebili nella memoria dei suoi fan. Tra questi, il trionfo del 2001, quando debuttò con uno spettacolo nella leggendaria Curva Sud dello Stadio Olimpico di Roma, registrando un clamoroso sold out con 15.000 presenze, un evento replicato con eguale successo l’anno successivo. Nonostante questi straordinari traguardi, Giuliani non si accontenta di vivere di ricordi. Con “Faccio 31” dimostra di essere pronto a rischiare, a osare, a scommettere sul futuro. Questo spettacolo rappresenta un vero atto di coraggio artistico: un mix tra la sicurezza della tradizione e l’energia del nuovo, che punta a conquistare ancora una volta il pubblico con la sua brillantezza comica. Scritto dallo stesso Giuliani e diretto con cura e attenzione, "Ho fatto 30… Faccio 31" sarà un’occasione imperdibile per i fan di lunga data e per chi desidera scoprire il talento di un protagonista iconico della comicità. Lo show rappresenta non solo un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza per un artista che ha fatto della continua evoluzione la sua cifra stilistica. "Ridere non è mai stato un lavoro, ma una vocazione," afferma Giuliani, "e in questi trent'anni ho imparato che l’unica cosa che conta è il legame autentico con il pubblico. Con questo spettacolo voglio celebrare quel legame, tra passato e futuro, con la stessa ironia che mi accompagna da sempre." E conclude: ”Pensando a questo mio nuovo debutto, non avrei mai immaginato che l’emozione sia la stessa del “primo” di 30 anni fa”. (red)
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