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direttore Paolo Pagliaro

BRETON: PREOCCUPATO
PER ESCALATION SPACEX

 “L’Europa deve garantire le regole sulle piattaforme digitali e la sua sovranità nelle infrastrutture di telecomunicazioni”, dice a Repubblica Thierry Breton, l’ex commissario Ue, padre del Digital Services Act (Dsa), il regolamento europeo che ha fissato un nuovo quadro giuridico per i servizi digitali. Quando era a Bruxelles, l’ex manager e politico francese era diventato il nemico numero uno di Elon Musk, col quale si è più volte scontrato. Breton, 69 anni, si è dimesso in polemica con la presidente Ursula von der Leyen. E oggi non nasconde la preoccupazione davanti all’escalation del patron di SpaceX. “Gli strumenti per proteggere le nostre democrazie ci sono, è importante applicarli”. È stato uno dei primi esponenti europei ad accusare Musk di esercitare “interferenze straniere”. La situazione si è aggravata? “Chiariamo subito una cosa: Musk ha il diritto di esprimere le proprie opinioni. Personalmente considero scioccante quando attacca uomini politici come Keir Starmer o interferisce nella campagna elettorale tedesca per sostenere l’estrema destra. Ma se interviene con un articolo su un giornale come Die Welt si tratta di libertà di espressione. Diverso è quando le stesse opinioni di Musk (NELLA FOTO) vengono diffuse sul suo social X, sottoposto alle regole del Dsa. In questo caso, l’Europa ha il dovere di vigilare per evitare manipolazioni di contenuti”. Intanto il governo Meloni sta valutando un accordo con SpaceX. “Da commissario mi sono battuto per lanciare Iris 2, una costellazione satellitare europea innovativa che integra tecnologie di crittografia quantistica per garantire comunicazioni ultra-sicure. Tutti i paesi Ue hanno sostenuto il lancio di Iris 2. Anche l’Italia ha partecipato e penso che abbia fatto bene perché è un elemento molto importante della nostra sovranità. L’Europa è una delle grandi democrazie mondiali con 450 milioni di abitanti, più di quelli degli Usa. Siamo forti se restiamo uniti e difendiamo le nostre infrastrutture, la nostra industria e le nostre leggi”. (8 GEN - DEG)

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