Nella Striscia di Gaza, “gli sforzi per salvare vite umane sono arrivati al punto di rottura”. Questo il monito lanciato ieri dal capo degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, il quale ha parlato di “una serie di sabotaggi” che avrebbero colpito gli aiuti umanitari nella Striscia. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, nelle sola giornata di ieri sarebbero state uccise 31 persone. Inoltre, fonti mediche nella Striscia di Gaza hanno riferito che ieri sera diversi attacchi israeliani hanno preso di mira la città di Khan Yunis, nel sud dell’enclave, uccidendo undici persone, tra cui sette bambini. Almeno cinque attacchi avrebbero colpito le aree di Khan Yunis, incluso uno nella zona di Al-Mawasi, dove migliaia di palestinesi sfollati vivono in tende. Quattro bambini sarebbero stati uccisi quando un drone ha colpito la loro tenda nella zona di Al-Mawasi, ha riferito il ministero della Salute di Hamas.
Intanto, il Qatar ha confermato la continuazione delle discussioni “tecniche” su una tregua nella Striscia, mentre il Paese svolge il ruolo di mediatore tra Israele e Hamas. I negoziati sono ripresi questo fine settimana a Doha. L’ultimo ciclo di negoziati si è concluso il mese scorso senza successo, con entrambe le parti che si accusavano a vicenda di bloccarli.
LIBANO. Venendo a un altro fronte caldo di questo scacchiere, sempre ieri le Nazioni Unite e il governo libanese hanno lanciato un nuovo appello per ottenere donazioni per 371,4 milioni di dollari per soddisfare le urgenti esigenze umanitarie della popolazione colpita dal conflitto tra Israele e Hezbollah. A ottobre è stato lanciato un primo appello per 426 milioni di dollari per aiutare le persone sfollate a causa degli attacchi israeliani in Libano, un appello che, secondo le Nazioni Unite, ha raccolto circa 250 milioni di dollari.
Da allora, “mentre la cessazione delle ostilità offre speranza, più di 125.000 persone sono ancora sfollate e altre centinaia di migliaia devono affrontare sfide immense per ricostruire le proprie vite ”, ha commentato in una nota Imran Riza, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Libano. In queste condizioni, sono necessari ulteriori 371,4 milioni di dollari “per sostenere gli sforzi volti a salvare vite umane e prevenire il deterioramento di una situazione già terribile ”, ha aggiunto. Questo appello è destinato principalmente ad aiutare un milione di rifugiati e migranti libanesi, siriani e palestinesi più colpiti dalla crisi umanitaria fino a marzo 2025.
(8 GEN - deg)
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