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MANSERVISI: PER TRUMP
FACILE ATTACCARE L'UE

MANSERVISI: PER TRUMP <BR> FACILE ATTACCARE L'UE

Trump? Un «massimalista negoziatore». Insieme a Musk, ha compreso la debolezza dell'Europa. Per questo il contributo dell'Italia può rivelarsi fondamentale. Stefano Manservisi, 35 anni di esperienza in Commissione europea come direttore generale e capo di gabinetto di tre commissari europei, intervistato dal Piccolo è convinto che l'Ue stia attraversando «uno dei momenti più delicati della sua storia». Domani parteciperà a un dibattito sul ritorno di Trump e sulle sue conseguenze sul Vecchio continente, organizzato da Dialoghi europei, alla Stazione marittima di Trieste alle 17.30. Che Trump è quello che si appresta a iniziare il suo secondo mandato? «Il personaggio è del tutto imprevedibile e fa della sua imprevedibilità un'arma negoziale. È difficilmente pensabile in termini razionali l'invasione della Groenlandia o del Canale di Suez, ma il messaggio è chiaro. Trump è un massimalista negoziatore: per lui non esiste win-win, uno vince e uno perde. Sparare alto vuole dire sottolineare l'importanza che hanno per lui certi obiettivi. Non prendiamolo alla lettera, ma teniamo a mente che è imprevedibile». Rispetto all'Ue, vede un tentativo dell'Italia di fare da sola? «È difficile dire se le azioni del governo italiano o di altri governi siano in deviazione dalla linea europea, perché l'Unione europea non ha una linea omogenea. Il governo europeo oggi è profondamente diviso, sballottato da una geopolitica nuova che ancora non ha del tutto compreso e su cui non ha fatto una riflessione di lungo termine. Tra i grandi d'Europa, l'unico governo con una relativa stabilità è quello italiano. Ciò che fa l'Italia può essere molto utile se rafforza l'Unione europea o molto deleterio se contribuisce ad approfondire queste fratture e divisioni». (9 GEN - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)