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GIUSTIZIA, NORDIO:
LA RIFORMA SI FARA’

GIUSTIZIA, NORDIO: <BR> LA RIFORMA SI FARA’

“La situazione di Abedini è squisitamente giuridica, e va studiata nella sua complessità, indipendentemente dal felice esito della vicenda Sala”. Così a La Stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio per il quale “Dell'estradizione” negli Usa “è prematuro parlare, anche perché sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero”. È anche il suo gran giorno, in cui la Camera inizia la discussione in Aula per la separazione delle carriere dei magistrati. L'Anm ha collegato esplicitamente il flop del processo penale telematico a una riforma che considerano "inutile e dannosa". Che cosa risponde a chi l'accusa di "assoluta indifferenza ai problemi reali"?  “Ovviamente – risponde Nordio - non c'è alcun rapporto tra le difficoltà di un'innovazione tecnologica rivoluzionaria, come il processo telematico, con la separazione delle carriere che io sto auspicando e sulla quale scrivo da trent'anni. Ed è singolare che l'Associazione nazionale magistrati ne faccia un uso strumentale, quando invece dovremmo procedere in sintonia e collaborazione fattiva”. In queste ore, il Csm sta redigendo e discutendo un parere molto critico con la riforma costituzionale. Lei non è mai stato tenero con gli interventi del Consiglio che tocchino i processi legislativi. In questo caso, ascolterà i rilievi oppure pensa che il sistema delineato dalla riforma va bene così com'è? “Noi ascoltiamo con enorme rispetto e interesse tutto quello che dice il Consiglio Superiore della Magistratura. Ma anche il Csm deve ascoltare quello che vogliono gli elettori. E questi ultimi ci hanno conferito il mandato di fare questa riforma, e noi la faremo”. (9 GEN - deg)

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