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MELONI: SALVINI? NO
A RIMPASTI GOVERNO

MELONI: SALVINI? NO <br> A RIMPASTI GOVERNO

“Quella di ieri è stata una bella giornata per il Sistema Italia, per me: non ho provato emozione più grande in questi due anni di quando ho potuto chiamare una madre per dirle che sua figlia stava tornando a casa”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della conferenza stampa alla Camera organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare, commentando la liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran. “Il caso Abedini è al vaglio tecnico e politico del ministero della Giustizia, è una vicenda che bisogna continuare a discutere anche con i nostri amici americani. Il lavoro è ancora complesso, non si è concluso ieri” aggiunge il premier, sottolineando che “è stato un lavoro complesso di triangolazione diplomatica con Iran e Stati Uniti: non c’è stato un vero momento di svolta, ma un’attenzione costante. Le interlocuzioni con l’Iran sono di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza in questi casi ma siamo pronti a tornare al Copasir se venisse richiesta una ulteriore interlocuzione. In Iran oggi sono presenti oltre 500 italiani e quindi bisogna essere molto cauti”.  Al centro della conferenza stampa anche la questione Starlink: “Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende, non sono abituata a usare il mio ruolo per fare favori agli amici, ma neanche accetto se il problema sono le idee di Musk. Si tratta di interlocuzioni che rientrano nella normalità per un governo, abbiamo decine di aziende che si propongono, dopodiché si fa una istruttoria e si decide. Non capisco le accuse che sono state rivolte: neanche io ho le idee chiare, perché da una parte si tratta di mettere in sicurezza alcune comunicazioni sensibili e delicate parlando col soggetto tecnologicamente più avanzato in questo campo e senza alternative pubbliche. E dovremo parlare del fatto che l’Italia e l’Europa non sia arrivati in tempo su questi temi, per cui l’alternativa è non avere una protezione. Si tratta di scegliere una soluzione tra due scenari nessuno dei quale è quella ottimale”. “Elon Musk – aggiunge - è una persona molto nota e molto facoltosa che esprime le sue posizioni, di questo stiamo parlando. Quando si parla di pericolo e ingerenza rispondo che di persone ricche e facoltose che si esprimono, spesso contro di me, ne ho viste parecchie. Il problema è quando utilizzano le loro risorse per condizionare le scelte politiche di altri paesi, questo Musk non lo fa. Lo fa per esempio George Soros, ma quando è accaduto mi si è parlato di filantropi: allora il problema è che Musk non è di sinistra”. Sull’Ucraina, la premier invece afferma: “Io sono disposta a sostenere le condizioni che è disposta a sostenere l’Ucraina. La Russia in passato ha violato le condizioni che aveva sottoscritto, quindi quelle sono fondamentali sono le condizioni di sicurezza per una pace giusta”:   Per poi aggiungere: in Ucraina “non prevedo un disimpegno e non lo leggo nelle dichiarazioni di Trump: lui parla di ‘pace con la forza’ e io ho sempre sostenuto che l’unico modo per lavorare a una pace era costruire una situazione di difficoltà alla Russia per convincerla a sedersi a un tavolo di pace: oggi la Russia controlla il 18% del territorio ucraino, due anni fa controllava il 17%. Se oggi si parla di pace è perché temo che la Russia si sia un po’ impantanata. Trump ha dimostrato di sapere dosare diplomazia e deterrenza, prevedo che potrà farlo ancora”.   Quanto al governo, Meloni assicura: “La parola rimpasto fa capolino da quando sono al governo, ma tendenzialmente non sono favorevole. Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno, ha ragione a dire che senza il procedimento che abbiamo visto come è andato avrebbe chiesto e ottenuto il Viminale ma oggi abbiamo un ottimo ministro dell’Interno e quindi questa cosa non è all’ordine del giorno”.    

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