Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

UN INSEDIAMENTO TESO
PER NICOLAS MADURO

UN INSEDIAMENTO TESO <BR> PER NICOLAS MADURO

Crescono le tensioni in Venezuela nel giorno della cerimonia di insediamento di Nicolas Maduro, che si è dichiarato vincitore alle elezioni dello scorso 28 luglio. Tra le conseguenze, la chiusura del confine con la Colombia e proteste in varie zone del Paese. A complicare la situazione, l’arresto e il rilascio lampo della leader dell’opposizione Maria Corina Machado: è stata infatti fermata ieri nel corso di una manifestazione a Caracas, sfidando il mandato d'arresto emesso contro di lei, ed è stata trattenuta per alcune ore. La Machado ha ringraziato il popolo venezuelano che è sceso in piazza e ha rassicurato i suoi sostenitori su X: “Il mio cuore è con il venezuelano che è stato ferito da un proiettile quando le forze repressive del regime mi hanno arrestato, ora sono in luogo sicuro più determinata di prima ad andare con voi fino in fondo”, aggiungendo che continuerà a tenerli informati sulle iniziative di protesta organizzate per la giornata. Il governo venezuelano, tuttavia, ha negato la vicenda, accusando la Machado di aver mentito sull’arresto: “Vi assicuro che se avessimo deciso di arrestarla, sarebbe detenuta - ha affermato il ministro dell'Interno, Diosdado Cabello - ma era lei che implorava di essere arrestata e tutte quelle informazioni sono arrivate dall'esterno senza ragione”.

La situazione delicata è stata commentata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Le notizie che arrivano dal Venezuela rappresentano un altro inaccettabile atto della repressione del regime di Maduro, di cui non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale. Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione”. Considerazioni anche dall’UE: “Ridate il Venezuela al popolo - ha scritto su X Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo - Maduro dovrebbe affrontare la giustizia e non prestare un giuramento illegittimo. La libertà deve prevalere. Il Venezuela sarà libero”. La controversa vittoria di Maduro risale alle elezioni di luglio 2024. Il procedimento è stato accusato di irregolarità da numerosi Paesi, e come conseguenza a settembre il candidato di opposizione Edmundo Gonzalez è stato riconosciuto come presidente legittimo da parte del Parlamento europeo. Gonzalez si era presentato proprio in vece della Machado, alla quale era stato impedito di partecipare alla competizione elettorale. (10 GEN - gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)