Peggiorano le condizioni di Oliviero Toscani, che non sarebbe più cosciente e, secondo le parole della su compagna di una vita avrebbe imboccato “una strada senza ritorno”. "La vita ha senso solo se si vive 'contro'. Il conformismo uccide la creatività e finisce per annientare l'uomo": la pensa così Oliviero Toscani, e questo spirito "contro" ha segnato tutta la sua vita. Lo scorso 28 agosto, in un'intervista al Corriere della Sera, aveva reso noto la sua malattia, l'amiloidosi, per cui era sottoposto a una cura sperimentale: "Mi viene da ridere: la bellezza è che non avevo mai pensato di trovarmi in questa situazione, è una nuova situazione che va affrontata. La bellezza è che non ti interessano più patria, famiglia e proprietà, la rovina dell'uomo". Figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, Toscani nasce a Milano nel 1942 e studia fotografia e grafica all’Università Delle Arti di Zurigo dal 1961 al 1965. Si dedica inizialmente alla fotografia di moda, per poi orientare la sua ricerca verso la comunicazione pubblicitaria, ideando campagne molto note (tra cui la collaborazione, iniziata nel 1982 e terminata nel 2000, con il marchio Benetton), distinguendosi per la creazione e la manipolazione di immagini che uniscono alla ricerca innovativa sul linguaggio pubblicitario un discorso ideologico dichiaratamente provocatorio. Come fotografo di moda collabora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo. Nel 1990 idea Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 concepisce Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna. Dal 1999 al 2000 è direttore creativo del mensile Talk Miramax a New York, diretto da Tina Brown. Toscani è uno dei fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, insegna comunicazione visiva in svariate università e scrive diversi libri sulla comunicazione. Dopo quasi cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, negli ultimi anni si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni. Dal 2007 inizia "Razza Umana", progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina, il Giappone e per le Nazioni Unite, il Guatemala. Negli ultimi decenni è impegnato al progetto "Nuovo Paesaggio Italiano", contro il degrado dell’Italia. Il lavoro di Toscani viene esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo. Vince numerosi premi come quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’Unesco, due volte il Gran Premio d’Affichage e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli conferisce il premio "Il Sogno di Piero" e riceve dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il titolo di Accademico d’Onore. E' stato inoltre socio onorario del Comitato Leonardo e della European Academy of Sciences and Arts. Tra gli ultimi progetti la collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Salute, con la Regione Calabria, con la Fondazione Umberto Veronesi, e alcune campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne e contro il randagismo.
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