di Paolo Pagliaro

Nell’anno del Giubileo, Papa Francesco si conferma la figura pubblica più stimata dagli italiani. Dice di avere fiducia in lui il 76% dei cittadini. Nel contempo si ferma però al 45% la fiducia espressa nei confronti della Chiesa.
L’istituto Demopolis ha constatato come il tema ispiratore dell’Anno Santo, la “speranza”, abbia saputo intercettare i timori dell’opinione pubblica: il 75% degli italiani è infatti convinto che oggi la speranza sia un bene di cui si avverte la mancanza.
Forte è l’auspicio che il Giubileo possa rafforzare l’attenzione sulle urgenze della società: è un’attesa che sopravanza l’aspettativa di messaggi di matrice strettamente spirituale. Il 70% vorrebbe che, nel corso del 2025, crescesse l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra. La maggioranza assoluta si augura che si rafforzi la lotta alle cause strutturali della povertà e della fame e l’impegno contro le disuguaglianze, temi che contraddistinguono – nella percezione collettiva – il Pontificato di Francesco. Dal quale ci si attende anche un ulteriore contributo alle politiche di difesa dell’ambiente.
Secondo i cittadini intervistati dall’istituto diretto da Pietro Vento, la principale difficoltà della Chiesa sta oggi nel conciliare fede e storia con le sfide della contemporaneità. Poco meno di un quarto cita lo scandalo degli abusi sessuali. Per il 58%, la maggioranza assoluta dell’opinione pubblica, le scelte di apertura assunte da Papa Francesco sono un inizio importante nel cammino di rinnovamento della Chiesa. Dice il sondaggio che Bergoglio verrà ricordato per i richiami alla fratellanza contro l’odio e le guerre, per l’attenzione agli ultimi, e per la sua spontaneità.