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GIUSTIZIA, BALDASSARRE:
UNA RIFORMA DI CIVILTA’

GIUSTIZIA, BALDASSARRE: <BR> UNA RIFORMA DI CIVILTA’

Per Antonio Baldassarre, ex Presidente della Corte Costituzionale e professore ordinario di diritto costituzionale alla Luiss, la separazione delle carriere tra Pm e giudici “È una conquista di civiltà. Sono pochissimi i paesi occidentali – dichiara a Il Giornale - nei quali i giudici sono nella stessa organizzazione dei Pm. Se c’è un unico Csm, come in Italia, cioè un solo luogo di governo della magistratura, è ovvio che il gioco delle correnti finisce con l’influenzare le carriere sia dei Pm sia dei giudici. E per i giudici ci possono essere dei condizionamenti”. La figura del gip aumenterà di importanza e di potere? “Dovrebbe essere già importante oggi. Con la separazione guadagna indipendenza. Quindi avrà maggiore forza”. La separazione potrebbe portare alla fine della guerra tra magistratura e politica? “Previsione molto difficile. I magistrati hanno fatto una battaglia pluridecennale per contrastare e impedire la separazione. Adducendo un argomento secondo me sbagliato. E cioè che la separazione comporterebbe una sottomissione del Pm alla politica”. Ma “La riforma che sta passando prevede due Csm separati e nessuna sottomissione del Pm al ministro. È diverso il modello americano, dove il Procuratore generale (attorney general) è il ministro della Giustizia. Ma da noi nessuno ha proposto questo modello. Quindi la polemica dei giudici è inconsistente. Il Pm non perde nessuna garanzia di indipendenza”. (17 GEN - deg)

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