"Quanto avviene, mutamenti così profondi, veloci, radicali, dall'intelligenza artificiale alla grande intensità di strumenti di comunicazione e di connessione, mutano le condizioni del mondo e vi è l'esigenza di individuare nuovi equilibri, e questi vanno trovati attraverso la cultura: è questo il compito che gli atenei svolgono". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all'inaugurazione del 70° anno accademico dell’Università del Salento. Ricordando la nascita dell'università, nel secondo dopoguerra, Mattarella ha parlto di "cultura come elemento di sviluppo del territorio: è stato quello un momento di meridionalismo adulto, protagonista: un momento che va collegato a quello oggi". "Bisogna porre al centro di queste trasformazioni - ribadisce Mattarella - la persona umana, vi e un'urgenza di richiamare in questi cambiamenti così radicali e profondi la centralità della persona, dei suoi diritti, della sua libertà. Vi è un'esigenza costante di richiamare questo che in realtà è il perno della civiltà europea: la persona al centro, e quindi il dialogo, il rispetto reciproco, il confronto, l'attenzione alle altrui opinioni, il dubbio: questo è il centro del messaggio che le università trasmettono. In questa stagione - sottolinae il capo dello Stato - vi è un immenso bisogno di questo contributo di riflressione scientifica, di trasmissione di cultura per saper governare i grandi mutamenti che aprono propspettive suggestive per la vita dell'umanità, ponendo al centro la persona e i suoi diritti". (Roc)