Alla fine è arrivato, il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè, ministra del Turismo, accusata di aver fornito false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. Il processo si aprirà il 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano. Complessivamente gli imputati rinviati a giudizio sono 17 tra cui Visibilia srl, in liquidazione. Il legale della ministra, Nicolò Pelanda, ha fatto sapere che “è una notizia che ci aspettavamo, ma confidiamo di dimostrare l'estraneità alle accuse durante il dibattimento". E anche dalla maggioranza di centrodestra arrivano messaggi di vicinanza, come ad esempio quello di Gianfranco Rotondi per il quale “la sua credibilità come ministro non è inficiata” di Michaela Biancofiore, che si dice “certa che Santanché dimostrerà la propria innocenza”.
E’ chiaro però che l’opposizione ora va all’attacco, tornando a chiedere le dimissioni della ministra: lo fa la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che ricorda: “Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente. Lei, che quando era all'opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno”. Lo fa anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “Ma un partito come Fratelli d'Italia, che ogni giorno grida allo scandalo sul periodo Covid e che fa la guerra a persone in difficoltà accusandole di fare i “furbetti” con i sussidi dello Stato, poi tiene al suo posto una Ministra che dalle evidenze sin qui emerse avrebbe fatto la “furbona” truffando lo Stato con i fondi Covid?”.
(Sis)
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