Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nel suo aggiornamento del World Economic Outlook di gennaio 2025, dipinge un quadro economico mondiale segnato da dinamiche divergenti, in cui gli Stati Uniti continuano a crescere con vigore, mentre l'Unione Europea, e in particolare l’Italia, registrano una revisione al ribasso delle stime di crescita economica. Il FMI prevede per gli Stati Uniti una crescita del 2,7% nel 2025, con un incremento di 0,5 punti percentuali rispetto alle previsioni di ottobre 2024. Questa revisione al rialzo riflette una domanda interna robusta, trainata da mercati del lavoro solidi e un aumento degli investimenti. Inoltre, condizioni finanziarie favorevoli e una politica monetaria meno restrittiva hanno rafforzato la fiducia degli investitori. Gli USA si confermano, dunque, come motore dell’economia mondiale, sostenuti anche da un sistema regolamentare più flessibile e stimoli fiscali. Di contro, l’area euro affronta sfide significative. Il FMI ha ridotto le previsioni di crescita per il 2025 all’1,0%, con una revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali. Fattori come l’incertezza geopolitica, le difficoltà nel settore manifatturiero e le esportazioni deboli continuano a pesare. La Germania, principale economia europea, registra una crescita stagnante, prevista appena allo 0,3% per il 2025. Francia e Italia seguono lo stesso trend negativo: per quest’ultima, la crescita è stimata allo 0,7%, con una revisione in ribasso dello 0,1%. rimane in una posizione di fragilità. Sebbene la crescita nel 2025 sia prevista allo 0,7%, il paese fatica a tenere il passo con le altre economie europee.
(18 GEN - DEG)
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