Un discorso senza sorprese quello che ha segnato l’insediamento dell’amministrazione Trump bis alla Casa Bianca. Il Tycoon ha toccato tutti i suoi cavalli di battaglia, dalla lotta all’immigrazione clandestina a quella all’inflazione e alla politica ambientalista, arrivando a sostenere che “Il 20 gennaio 2025 è il giorno della liberazione”. “L’età dell’oro degli Stati Uniti inizia adesso” è stato l’incipit del discorso di Trump, al quale ha assistito un parterre costituito da tutti gli ex presidenti americani viventi, dal gotha dell’economia statunitense e da rarissimi leader stranieri, tra cui spiccava la premier italiana Giorgia Meloni. “Da oggi in poi – ha aggiunto the Donald - il nostro Paese sarà di nuovo prospero e rispettato in tutto il mondo. Non consentiremo più a nessuno di trarre beneficio da noi”. Rispolverando il suo slogan “America First”, Trump ha affermato che “Tornerà la sicurezza, ci sarà un nuovo equilibro della giustizia. La nostra priorità sarà creare una nazione fiera, libera, prospera. Gli Usa saranno a breve un paese più forte rispetto al passato”.
“È finito quanto abbiamo visto negli ultimi anni, torneremo a un destino glorioso. La nostra repubblica deve tornare ai fasti del passato e chi intende fermarci non avrà pace”, ha detto ancora il successore di Biden. “Pochi mesi fa in Pennsylvania ho rischiato la vita e io credo di essere stato salvato da Dio per rendere di nuovo gli Usa un grande paese”, ha quindi ripetuto come fatto più volte in campagna elettorale. Quindi Trump, come ampiamente annunciato, ha confermato che “Oggi firmerò una serie di decreti esecutivi di valore storico: sarà una rivoluzione del buon senso. Dichiarerò l’emergenza nazionale al confine sud”. Dunque, “Tutti gli emigrati clandestini saranno fermati e inizierà il processo di ritorno verso i paesi di provenienza. Torneremo alla politica caccia e respingi. Invierò i soldati al confine sud. I cartelli saranno considerati organizzazioni terroristiche estere. Rifacendomi a una legge del 1798 conferirò alle forze armate il potere di sgominare le bande criminali che svolgono le loro attività sul nostro territorio. Varrà anche nelle periferie delle nostre città”.
Nella sua visione dell’America come prima potenza planetaria, Trump ha inoltre affermato che “Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America”. Ma non basta. “Perseguiremo il nostro destino manifesto verso le stelle, lanciando astronauti americani per piantare le stelle e le strisce sul pianeta Marte”. Dalle stelle alla ben più concreta politica economica, il neopresidente ha inoltre affermato che “Ordinerò a tutti i membri del mio gabinetto di mobilitare i vasti poteri a loro disposizione per sconfiggere l'inflazione record e abbattere rapidamente costi e prezzi”. Per fare ciò, promette di rendere nuovamente gli Stati Uniti “un paese manifatturiero” e di utilizzare le riserve di gas e petrolio per questi scopi. “Con le mie azioni di oggi, porremo fine al Green New Deal e revocheremo l'obbligo di veicoli elettrici, salvando la nostra industria automobilistica e mantenendo la mia sacra promessa ai miei grandi lavoratori americani dell'auto”, ha detto Trump tra gli applausi. “In altre parole, potrete acquistare l'auto che preferite. Costruiremo di nuovo automobili in America a un ritmo che nessuno avrebbe potuto immaginare solo pochi anni fa”. Per quanto riguarda i temuti dazi, Trump ha affermato che “inizierò immediatamente la revisione del nostro sistema commerciale per proteggere i lavoratori e le famiglie americane” in qualità di 47° presidente degli Stati Uniti. “Imporremo tariffe e tasse ai paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini”, ha detto Trump. “A questo scopo, stiamo istituendo l'External Revenue Service per riscuotere tutte le tariffe, i dazi e le entrate”. Ciò, ha aggiunto, porterà “ingenti somme di denaro” nelle casse del Paese “provenienti da fonti straniere”.
Infine, promettendo di potenziare ulteriormente quello che è già considerato di gran lunga l’esercito più forte del mondo, Trump ha affermato che “Il nostro potere fermerà tutte le guerre e porterà un nuovo spirito di unità in un mondo che arrabbiato, violento e totalmente imprevedibile”. Sottolineando di voler essere ricordato come un “pacificatore”, il Tycoon ha detto che "Come nel 2017, costruiremo di nuovo l'esercito più forte che il mondo abbia mai visto. Misureremo il nostro successo non solo in base alle battaglie che vinceremo, ma anche in base alle guerre che concluderemo e, forse, cosa più importante, alle guerre in cui non saremo mai coinvolti”. (20 GEN - deg)
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