La decisione di espellere Almasri Habish, il cittadino libico accusato dalla Corte penale internazionale di traffico di esseri umani e torture ai danni dei migranti nel centro di detenzione di Mitiga, è avvenuta “per ragioni urgenti di sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”. Lo ha spiegato, nel corso del question time al Senato, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha aggiunto poi che “considerato che il cittadino libico era “a piede libero” in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza”. L’espulsione che la legge attribuisce al Ministro dell’Interno, ha sottolineato Piantedosi, “è stata individuata quale misura in quel momento più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso, a salvaguardare la sicurezza dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico che il Governo pone sempre al centro della sua azione”. Il titolare del Viminale, interpellato sulla questione caldissima di Almasri da Avs e dal Partito democratico, ha quindi demandato all’informativa della prossima settimana ulteriori dettagli sulla vicenda che ha portato all’arresto e poi alla scarcerazione al rimpatrio del libico nel giro di poche ore, ma sono bastate le risposte di oggi a ravvivare il dibattito politico.
Sandra Zampa, depositaria di una delle sue interrogazioni urgenti, nota che “è abbastanza paradossale rimettere in libertà una persona di cui dici che è enormemente pericolosa, avendo questa persona commesso crimini che hanno una dimensione internazionale che riguardano anche il nostro Paese”, e ne conclude che “qui ci si doveva liberare di uno che evidentemente non doveva parlare e quindi lo si è riportato a casa. La sequenza cronologica dei fatti ci dice che la decisione era già stata presa nel momento stesso in cui hanno saputo dell'arresto”. Zampa chiede a questo punto che “Meloni dica la verità ai cittadini italiani” e lo stesso del resto da Riccardo Magi, per il quale “sarebbe tutto esilarante se non fosse gravissimo: dalla ricostruzione fornita sembrerebbe infatti che Nordio non sia stato informato e per questo sia avvenuta la scarcerazione, mentre invece Piantedosi, prontamente informato, avrebbe espulso Almasri. Tutto questo è assurdo e ridicolo: è evidente che la scarcerazione così come l'espulsione
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